Gli ospedali di Nicosia e Piazza Armerina fanno e hanno… e Leonforte?

Sono cominciate le misure per l’ampliamento dell’offerta sanitaria di rianimazione dell’ospedale Basilotta di Nicosia, che prenderà in carico i pazienti non Covid provenienti dalla rianimazione di Enna utilizzata esclusivamente per far fronte all’emergenza pandemica. L’altra misura in campo riguarda l’unificazione dei reparti non Covid di Enna e Piazza Armerina, presso l’unità operativa complessa di Medicina dell’ospedale Chiello al fine di assistere i pazienti provenienti dal territorio ennese. A Enna, attualmente, sono ricoverati 58 pazienti Covid: 4 in Terapia Intensiva e 1 in Ostetricia.
Riassumendo: Nicosia agisce e si fortifica con la Terapia Intensiva non Covid, Enna e Piazza Armerina dialogano per i pazienti non Covid, che necessitano di assistenza e cura e Leonforte?
Il Ferro/Branciforti/Capra, strutturalmente più moderno e rispondente a un numero maggiore di utenti, del Basilotta a cosa verrà destinato? Alla cura delle “sfilature, delle mulanghe e dei calli”? O all’allevamento intensivo dei polli? Nella riorganizzazione sanitaria territoriale che risponde a bisogni e disegni partitici l’F/B/C che ruolo occupa? I sindaci indignanti e riottosi all’ingerenza ennese, che opera in osservanza delle indicazioni palermitane e con poco interesse alle loro cangianti richieste, che pensano di fare? La fiaccolata è stata fatta, le manifestazioni pure, le gite a Palermo anche, i comizi pro e contro questo e quello si sono sprecati… non ci resta che sperare in Speranza.

Gabriella Grasso