La misura, decisa dall’Unità di Crisi, aumenta la buona pratica tesa a incrementare l’umanizzazione nelle strutture ospedaliere e assume una valenza particolare in considerazione della malattia da Coronavirus.
Alcune tipologie di pazienti, infatti, registrano un’età elevata e una scarsa propensione a utilizzare dispositivi e programmi come app e social. Il tablet, con l’aiuto del personale di reparto, potrà mettere in comunicazione video i pazienti con i loro familiari, colmando la distanza fisica e affettiva.
(nella foto, Mauro Sapienza e Luigi Guarneri)