Piazza Armerina: Preside Scollo condannato per peculato dalla Corte di Appello di Caltanissetta

Piazza Armerina. Il Preside Giovanni Scollo accusato di peculato per avere sottratto, in concorso con l’ex direttore amministrativo Giovanni Delle Cave, la somma di quasi € 300.000 mila dalle casse dell’Istituto tecnico per geometri Leonardo da Vinci di Piazza Armerina, nella giornata di ieri 11.11.2020, dopo la requisitoria del P.M., la discussione dell’Avv. Concetto Cucci in difesa della parte civile Delle Cave Giovanni e la discussione della difesa, è stato condannato dalla Corte di appello di Caltanissetta che, in riforma della sentenza di assoluzione di primo grado, ha inflitto la pena di anni cinque di reclusione dichiarandolo altresì interdetto dai pubblici uffici e legalmente interdetto durante l’esecuzione della pena, condannandolo inoltre al pagamento delle spese di entrambi i gradi di giudizio.
Il Preside Scollo nell’ambito del medesimo processo era anche accusato di estorsione e lesioni personali ai danni del D.S.G.A. Delle Cave Giovanni, costituito parte civile con l’Avv. Ornella Romano, reati dichiarati prescritti.
La vicenda Trae origine da una denuncia sporta dall’allora D.S.G.A. Delle Cave Giovanni che collaborando con gli inquirenti ha consentito di smascherare un complesso sistema di prelievi di denaro, utilizzato per fini personali, ed orchestrato dal preside Scollo che avveniva tramite la firma di mandati di pagamento e l’utilizzo della carta di credito della scuola intestata al preside.
La complessa vicenda giudiziaria che si è sviluppata in circa un decennio ha visto coinvolti in un immane sforzo gli organi inquirenti i quali hanno saputo sintetizzare una enorme mole di documenti contabili che ha inchiodato in maniera incontrovertibile il preside Scollo alle sue responsabilità.