“Aidone diventi temporaneamente zona rossa” lo chiede il Sindaco in accordo con l’Asp

“Aidone venga dichiarata temporaneamente zona rossa”, lo chiede, al governatore della Sicilia Musumeci, il sindaco di Aidone Nuccio Chiarenza, in accordo con i vertici dell’Asp. I casi positivi, da 48 (report del 19 novembre) sono saliti a 70 (ultimo report), e 50 quelli in quarantena. Spiega il sindaco Chiarenza:”I casi positivi da tampone molecolare sono attualmente 58, per un valore percentuale positivi/popolazione dell’1,25%; in pratica siamo al terzo posto nella provincia di Enna dopo Centuripe e poco dopo Catenanuova. Attualmente risultano ad Aidone otto focolai noti”. Oltre all’analisi numerica dei contagi, altri fattori, non meno importanti, però, preoccupano. In un breve videomessaggio alla popolazione, Chiarenza sostiene:“Sono quegli atteggiamenti o comportamenti che noi percepiamo come frutto e come espressione di una sorta di stanchezza da stress pandemico. Penso ad esempio ai nostri tanti concittadini che, ancora in isolamento obbligatorio e per i ritardi con cui vengono eseguiti i tamponi di controllo e la refertazione degli stessi, prolungano in maniera oltremodo tollerabile le loro quarantene. La non perfetta percezione comunque della preoccupante situazione in cui ci troviamo si manifesta anche da comunicazioni destabilizzanti”. Le critiche in tal senso sono per il gruppo politico di opposizione “Per Aidone”, che, recentemente, ha invitato il Sindaco e l’Asp a riaprire le scuole, notizia riportata dal nostro quotidiano “La Sicilia”. Per Chiarenza è tollerabile, anche se inopportuna, una contestazione dell’opposizione al sindaco. “Quello che non si può tollerare – stigmatizza Chiarenza- ed è assolutamente inopportuno è che in una guerra come quella che stiamo vivendo è che si contestino le autorità sanitarie, preposte al controllo della stessa situazione; questo perché crea destabilizzazione, sfiducia nei cittadini.” Questi ed altri segnali di preoccupante scomposizione del senso di compostezza e di responsabilità che finora hanno caratterizzato la comunità aidonese sono quindi alla base della richiesta. “Oggi più che mai –conclude Chiarenza- non possiamo e non dobbiamo permetterci nessuna debolezza o indecisione se vogliamo vincere questa battaglia contro il coronavirus. Questo ulteriore temporaneo grande sacrificio ci permetterà di dissipare questa cupa coltre che oscura il cielo di Aidone”.

Angela Rita Palermo