Atleti, precauzioni per il Covid e certificati di idoneità

Il Coni e la Medicina sportiva si stanno interessando della salute e delle precauzioni che devono rispettare gli atleti. “Tutti gli atleti – spiega il dottor Angelo Sberna, delegato Coni – al momento della visita medica, finalizzata al rilascio del certificato di idoneità alla pratica dello sport agonistico, dovranno sottoscrivere un documento da conservare in copia nella scheda valutativa dell’atleta. Qualora l’infezione da Sars-COV-2 sopraggiunga in corso di validità della certificazione di idoneità alla pratica dello sport agonistico, oppure qualora l’atleta manifesti una sintomatologia suggestiva di Sars-COV-2 comparsa successivamente alla data di rilascio della certificazione di idoneità alla pratica dell’attività sportiva agonistica, l’atleta è tenuto ad informare – oltre che il proprio Medico di Medicina Generale o il Pediatra di Libera Scelta – il Medico Sociale della Società e, ad avvenuta guarigione, il Medico Specialista in Medicina dello Sport o la Struttura di Medicina dello Sport certificatori dell’idoneità in corso tramite apposito modulo” . Il Medico Specialista in Medicina dello Sport, ai fini del primo rilascio o del rinnovo dell’idoneità sportiva ovvero, nei casi di infezione da Sars-COV-2 sopraggiunta in corso di validità della certificazione, ai fini della ripresa sportiva, dovrà distinguere gli atleti in: Atleti Covid-19+ (positivi) accertati e guariti ed atleti guariti che, pur non avendo ricevuto una diagnosi certa di infezione da Sars-COV-2 mediante test molecolare, abbiano tuttavia sviluppato, a giudizio del medico valutatore, una sintomatologia suggestiva di Sars-COV in un periodo compatibile con la circolazione del virus. Su giudizio del Medico Specialista in Medicina dello Sport, gli atleti saranno suddivisi in: A.1 Atleti appartenenti allo stadio clinico di “Infezione asintomatica o presintomatica” o “Malattia lieve” secondo classificazione NIH1; A.2 Atleti appartenenti allo stadio clinico di “Malattia moderata” .