Piazza Armerina – Valguarnera: ennesimo incidente (oggi mortale) sulla strada provinciale 4


Ennesimo incidente sulla strada provinciale 4, all’altezza di Floristella, che collega Piazza Armerina a Valguarnera e all’autostrada svincolo Dittaino. Una strada diventata ormai tristemente famosa per i numerosi incidenti spesso mortali.

Carmelo Rubino

A perdere la vita nelle prime ore di stamani, verso le 6-6,15 circa, Carmelo Rubino 53 anni di Piazza Armerina che a bordo della sua Fiat Multipla in compagnia della moglie si stava indirizzando in direzione Catania quando, probabilmente a causa del terreno viscido, è volato nella scarpata sottostante. Per l’uomo non c’è stato nulla da fare mentre la moglie è stata ricoverata in gravi condizioni presso il nosocomio ennese. Sul luogo vigili del fuoco, ambulanze del “118”, carabinieri, polizia di Stato e il magistrato di turno che ha disposto la rimozione della salma per essere trasportata presso l’obitorio di Piazza. Carmelo Rubino era una persona stimatissima e conosciutissima a Piazza Armerina, dirigeva una scuola di danza. Messaggi di cordoglio sono stati espressi da numerosi amici sui social. Non è la prima volta comunque che su quella strada maledetta succedono incidenti mortali, l’ultimo in ordine di tempo, a dicembre, un pò più a monte, nel famoso “curvone della morte” sulla 117 bis, quando a perdere la vita dopo mesi di sofferenze fu un operaio forestale. Incidenti che avvengono, in modo particolare durante il periodo invernale, principalmente a gennaio – febbraio, quando il manto stradale è particolarmente viscido per le basse temperature notturne che rende come il sapone. Basterebbe costantemente spargerlo di sale per salvare vite umane, ma non sempre viene fatto. Ironia della sorte, pare che ieri notte fosse stato buttato nel tratto più a nord della 117 bis, tranne che nella contigua SP4. Purtroppo, sono ormai tante le croci che si contano su questa strada, una delle più importanti per mole di traffico dell’intero territorio provinciale. Basta che si abbassano le temperature, uno strato sottile di ghiaccio lungo il percorso e una velocità magari leggermente più sostenuta, per trasformare la vita in tragedia, lutti e dolori. Quanti morti si devono contare ancora? Quante croci devono ancora essere piantate? E quante famiglie si devono distruggere? Vittime innocenti che pagano il più delle volte l’incuria e le lungaggini di enti e istituzioni, sorde da 30 anni ai richiami, alle denunce, ai gridi d’allarme di chi e non solo, giornalmente percorre quella strada maledetta con auto e grossi mezzi. Lavoratori pendolari, studenti, pazienti che si recano in ospedale, operatori commerciali, turisti. Si, perché tra l’altro, è la strada che conduce alla Villa del Casale e Morgantina ed è piena di frane, buche, smottamenti, avvallamenti e deformità. Ma oltre a ciò manca un elemento fondamentale per la sicurezza, ovverossia la segnaletica orizzontale che aiuta gli automobilisti, nelle ore serali e invernali e in caso di nebbia fitta a salvare la pelle. Bel biglietto da visita davvero! E dire che nel 2017 dallo Stato sarebbero dovuti arrivare per tutta l’Isola 235 milioni di euro per la viabilità primaria e secondaria, 98 milioni dall’accordo di programma con l’Anas e altri 137 dal Patto per il Sud. L’assessore alle Infrastrutture Marco Falcone oltre un anno fa, dopo aver effettuato un sopralluogo ebbe a dire che nell’arco di pochi mesi la Sp4 sarebbe passata sotto l’egida dell’Anas e che subito dopo il passaggio ci sarebbe stata la realizzazione di un progetto per rimetterla completamente a nuovo. A distanza di tempo, oggi sembra che detto passaggio sia in itinere, ma la strada, un tratto di 20 Km. circa, versa però in condizioni sempre peggiori.

Rino Caltagirone