Ad esempio la richiesta di due unità (a fine giugno 2018) alla SRR, di personale con funzioni amministrative apparentemente non necessarie alle reali esigenze di carattere produttivo e certamente a carico dei cittadini amministrati, è una domanda lecita o solo un pourparler? Domandiamo a chi opera nella verità schifando i curtigghi e le maldicenze e scrive esclusivamente su dettatura del condottiero. Pare di cogliere un’assenza di presupposti di ordine pratico e produttivo, dato che il personale richiesto non era previsto nel piano economico-finanziario del cantiere di igiene ambientale di Leonforte, che era stato frutto di uno studio approvato dal Consiglio comunale e dalla Regione. Queste richieste rispettavano il rapporto tra personale amministrativo ed operativo che, per legge, non può essere superiore a quello di 1 a 9? Chissà. Sarebbe bene comprendere per evitare malumori e sospetti inutili. Sarebbe bene che la politica ponesse fine a questo silenzio assordante. I cittadini hanno il diritto di sapere e i Consiglieri comunali devono pretendere che questo diritto venga rispettato, senza con questo voler né intralciare le indagini in corso né anticipare un giudizio di colpevolezza o innocenza che non è compito della politica emettere. In attesa di leggere la verità sulla Pravda (risate!) locale chiediamo se ai successi dell’F/B/C e delle partite pregresse si possa aggiungere anche la SP/A. Leonforte lentamente muore nell’apatia e nel disinteresse. Rinascerà nel post Covid? O sarà poi il tempo della Crisi e a nulla varrà desiderare un futuro possibile e non solo auspicabile.
Gabriella Grasso