Rifiuti. TAR: la Progitec deve abbandonare il sito il contratto stipulato con il comune di Piazza Armerina sarebbe nullo

Piazza Armerina. Come si suol dire “piove sul bagnato”. È proprio così per l’amministrazione Cammarata, il quale non pochi giorni addietro, aveva gridato ai quattro venti quanto fosse fiero del servizio rifiuti a Piazza Armerina, ed in effetti sulla ditta nulla da ridire. Oggi però, piange, piange sull’esito di una sentenza del Tar sez.Palermo, che accoglie ogni punto del ricorso presentato dalla General Montaggi. La General Montaggi, con sede a Catenuova, aveva presentato ricorso dando mandato all’avvocato Pietro Mela ed all’avvocato Elenio Mancuso perché esclusa dalla gara d’appalto di affidamento del servizio rifiuti per il comune della città dei mosaici. Mesi addietro, era stato reso un provvedimento cautelare favorevole per la ditta di Catenanuova ma la stazione appaltante Ato – CL, ne confermava l’esclusione. I due legali, certi e fiduciosi nei confronti della giustizia amministrativa, impugnano l’atto amministrativo.
La sentenza, ha dato loro ragione, l’attuale ditta, la Progitec, deve abbandonare il “sito’ in quanto il contratto stipulato con il comune di Piazza Armerina, sarebbe nullo. La prima cosa che ci viene da pensare è chi pagherà i danni? A quanto pare il comune. Ma allora, si chiedono in molti, perché firmare un contratto se si era a conoscenza del ricorso? Perché mettere a rischio un comune che già di suo non naviga in buone acque che neanche Schettino avrebbe potuto fare peggio? Perché nel frattempo non si proseguiva con l’ennesima proroga alla ditta precedente?
Nei prossimi giorni, è stato convocato un Consiglio comunale con all’ordine del giorno approvazione Pef e bilancio riequilibrato. Il Pef, era già stato bocciato in Consiglio, a questo punto, sarà un “bocciato bis”, non solo perché rispetto al precedente non sarebbe cambiato nulla, ma anche e soprattutto, in virtù della sentenza del TAR che ha reso inefficace il contratto tra comune e società. Inoltre, sempre per i consiglieri che sarebbero intenzionati a votare “favorevole”, ci sarebbe da ricordare che, allo stato attuale, non si è in grado di poterne quantificare il costo del servizio rifiuti, perciò tutto da rifare. Salterebbe anche il secondo punto all’ordine del giorno, “il bilancio riequilibrato”, neanche quello si potrebbe approvare, sempre per chi ne avesse intenzione di approvare entrambi i punti, anche in considerazione del fatto che i termini per la presentazione del bilancio riequilibrato sarebbero scaduti già da un pò. Salterebbero anche accordi politici o pseudo tali, che erano comunque instabili, un progetto che passerebbe per fattibile quando è palesemente una presa, insomma, un raggiro. E ora? Cosa riuscirà a fare uscire dal cilindro l’amministrazione? Un servizio in house? Bé, mi pare proprio che neanche quello si può più fare…o no.

Anna Zagara