La sentenza, ha dato loro ragione, l’attuale ditta, la Progitec, deve abbandonare il “sito’ in quanto il contratto stipulato con il comune di Piazza Armerina, sarebbe nullo. La prima cosa che ci viene da pensare è chi pagherà i danni? A quanto pare il comune. Ma allora, si chiedono in molti, perché firmare un contratto se si era a conoscenza del ricorso? Perché mettere a rischio un comune che già di suo non naviga in buone acque che neanche Schettino avrebbe potuto fare peggio? Perché nel frattempo non si proseguiva con l’ennesima proroga alla ditta precedente?
Nei prossimi giorni, è stato convocato un Consiglio comunale con all’ordine del giorno approvazione Pef e bilancio riequilibrato. Il Pef, era già stato bocciato in Consiglio, a questo punto, sarà un “bocciato bis”, non solo perché rispetto al precedente non sarebbe cambiato nulla, ma anche e soprattutto, in virtù della sentenza del TAR che ha reso inefficace il contratto tra comune e società. Inoltre, sempre per i consiglieri che sarebbero intenzionati a votare “favorevole”, ci sarebbe da ricordare che, allo stato attuale, non si è in grado di poterne quantificare il costo del servizio rifiuti, perciò tutto da rifare. Salterebbe anche il secondo punto all’ordine del giorno, “il bilancio riequilibrato”, neanche quello si potrebbe approvare, sempre per chi ne avesse intenzione di approvare entrambi i punti, anche in considerazione del fatto che i termini per la presentazione del bilancio riequilibrato sarebbero scaduti già da un pò. Salterebbero anche accordi politici o pseudo tali, che erano comunque instabili, un progetto che passerebbe per fattibile quando è palesemente una presa, insomma, un raggiro. E ora? Cosa riuscirà a fare uscire dal cilindro l’amministrazione? Un servizio in house? Bé, mi pare proprio che neanche quello si può più fare…o no.
Anna Zagara