Leonforte piange il “re di fiabe”

Leonforte piange il “re di fiabe”. Così voleva essere chiamato Matteo Abate. Una morte inaspettata e dolorosa per cause ancora da accertare, ma per le quali si esclude il Covid-19. A 45 anni, Matteo Abbate aveva conquistato adulti e piccini con le sue fiabe. Tanti bambini hanno avuto modo di conoscerlo e viaggiare con lui nel mondo incantato delle cose magiche e dei mondi possibili. A Leonforte ha incontrato gli alunni delle elementari più volte e ogni volta conquistava maestre, maestri, genitori e bambini. Domani, 6 marzo, Barcellona Pozzo di Gotto lo saluterà nella chiesa di S, Andrea e Vito. La redazione di Vivienna l’aveva incontrato nel giugno 2017.
Lunedì 5 giugno la scuola N. Vaccalluzzo ha inaugurato la mostra: “ Due calzini blu…per amico”. Il progetto che ha impegnato le classi II D, IV C e IV D i genitori dei bimbi coinvolti e gli insegnanti: Antonella Barbera, Maria Carmela Barbera, Carmela Baglione, Mustica Licia e Steccato Francesco ha lavorato sulla motivazione alla lettura come piacere e arricchimento personale. Le sei fiabe di Matteo Abbate hanno ispirato i laboratori didattici e la mostra dei pannelli: colorate esplosioni artistiche di materiale riciclato a vario tema. La professoressa La Terra, ribattezzata maestra, ha guidato i bambini ed i loro genitori nel processo artistico conclusivo spiegato dai bambini con dovizia di dettagli. La paura, la speranza, l’altro, il rispetto, i motivi della mostra. Matteo Abbate ha ricordato i momenti di confronto con i più piccoli e con i liceali del Medi ed ha ribadito il potere della fiaba: “le fiabe cambieranno il mondo” perché insegneranno ai cittadini del domani il coraggio di essere se stessi nei sogni e nella voglia di realizzarli. Presenti alla mostra le autorità civili, militari e culturali, presente la dottoressa Glorioso che ha supportato il progetto da moderna mecenate. Presenti gli orgogliosi genitori e presente la collettività. “ L’entusiasmo che Matteo Abbate mi ha trasmesso con le sue fiabe è paragonabile ad un’avventura indimenticabile” dice la maestra Licia Mustica e di certo così è stato per i molti in questa avventura coinvolti”.
La comunità ha perso una bella persona.

Gabriella Grasso