Leonforte. Il Ferro/Branciforti/Capra è morto?

Il sindaco di Leonforte, venerdì mattina, ha fatto un sopralluogo al Ferro/Branciforti/Capra per verificare la situazione della struttura, in seguito all’ennesima richiesta di adeguamento del decreto assessoriale, rivolta alla Direzione generale di Enna e allo stesso assessore alla Sanità regionale, Razza. Già da anni l’F/B/C versa in condizioni di estremo disagio. Manca il personale necessario, mancano i mezzi e gli strumenti; manca tutto quello che serve per assistere, curare e intervenire nonostante l’ospedale di Leonforte resti, pericolosamente, riferimento per il 118. La Direzione sanitaria di Enna ancora una volta ha travisato i concetti di urgenza ed emergenza e infatti né la Chirurgia né il servizio H24 di Radiologia sono stati ripristinati, ha detto il sindaco. 40.000 utenti afferiscono all’F/B/C, 40.000 persone che non trovano risposte e rischiano puntualmente di vedere aggravare la loro situazione. 40.000 donne, uomini e bambini che si riversano altrove, aggravando ospedali non sufficientemente potenziati e impoverendo il territorio tavachino. La sanità, garantita dalla Costituzione, è da noi un diritto negato. Da anni si assiste all’agonia di una struttura usata da medici e vertici aziendali come oggetto di propaganda, da anni si illude la gente.
Dica il sindaco di Leonforte ai suoi cittadini e agli utenti del comprensorio di non recarsi all’F/B/C per la loro sicurezza e la sicurezza dei loro cari. Lo disse in campagna elettorale, affermò che non avrebbe portato un suo caro al Pronto Soccorso leonfortese perché il rischio di non avere tempestivamente l’aiuto necessario ne avrebbe certamente compromesso la salute.
Lo faccia signor sindaco, lo facciano i sindaci di Agira, Nissoria, Assoro e Gagliano, lo facciano per tutelare i loro cittadini così come il loro ruolo impone.

Gabriella Grasso


nota del Direttore:
È consuetudine ormai rilasciare monologhi ininterrotti e senza contraddittorio necessario a chiarire e approfondire, ai locali giornalisti. Prassi vuole che si interagisca anche con chi può e vuole dialogare per meglio raccontare il territorio con tutte le incongruenze e le asperità. Cosa farà concretamente il sindaco dopo questa dichiarazioni? Continuerà a minacciare azioni legali che a nulla hanno portato? Cosa faranno i sindaci del circondario? Come può un territorio garantire la sicurezza sanitaria in queste condizioni? E in ultimi gli operatori dell FBC cosa faranno? Continueranno a intervenire senza mezzi e medicine rischiando di fare male anziché bene? Come si possono salvare 10, 100, 1000 vite senza le adeguate strutture e il necessario personale sanitario? Si fanno miracoli all’ospedale FBC?