Piazza Armerina: smottamento del terreno nell’area sovrastante il parcheggio della Villa Romana del Casale

Piazza Armerina. Quasi certamente, le cause da addebitare allo smottamento del terreno nell’area sovrastante il parcheggio della Villa Romana del Casale, sarebbero state causate sì da infiltrazioni di acqua che nulla però avrebbero a che vedere con opere di canalizzazione o tubature sottostanti il terreno. Da alcune testimonianze infatti, si è potuto riscontrare che il sito, interessato dalla frana di quaranta metri in altezza e venti circa in larghezza, contenesse una sorgente naturale che portava una ingente quantità di acqua ad una fontana, peraltro di un certo valore storico considerata la collocazione. Da lavori messi in opera diversi anni fa, con un finanziamento di circa sette milioni di euro, e anche più, che inerente “l’abbellimento” e la bonifica del sito archeologico, tale fontana e di conseguenza la fonte di acqua, avrebbe subito un “atto scellerato” che ne avrebbe arrestato il corso senza che lo stesso venisse deviato o ancora meglio canalizzato con adeguate opere edilizie verso il fiume esistente nella zona. Ciò, negli anni, avrebbe ostacolato il naturale corso d’acqua fino a portare il terreno ad un sovraccarico determinandone lo smottamento. L’area è stata messa in sicurezza a fronte anche del fatto che altri lavori saranno eseguiti che riguarderebbero un finanziamento di altri due milioni di euro. Inutile dire che, i responsabili che avrebbero dovuto vigilare sulla regolarità dei lavori e sulla messa in sicurezza del sito, a quanto pare non lo abbiano fatto o lo abbiano fatto con abbondante carloneria. L’unica certezza che trova conferma è che, siamo arrivati ad un totale finanziato di quasi dieci, dieci milioni di euro per opere eseguite, per le prossime non sappiamo ancora, eseguite non a regola d’arte, senza il rispetto dei vincoli storici e paesaggistici oltre che quelli idrogeologici.


Chi pagherà? L’area è stata affidata in concessione al comune di Piazza Armerina che già viaggia su un manto stradale sdrucciolevole. Infine, ci sarebbe da ringraziare il Covid per la chiusura della Villa, in considerazione del fatto che i visitatori avrebbero dovuto fare i conti con un disservizio da terzo mondo, i servizi igienici chiusi… adiacenti alla frana. Non è che sono stati allora e lo sono anche oggi, molti i soldi da gestire? Chi avrebbe dovuto vigilare sulle opere di cotanta importanza, perché non lo avrebbe fatto?…

Anna Zagara