Cerami, differenziare premia: riconoscimento Regione siciliana e adesso sarà ridotta la TARI

Sul comune di Cerami e sulle diverse opere portate avanti dall’amministrazione Chiovetta vi abbiamo spesso notiziato. Eppure, oltre alle lodevoli iniziative messe in atto, il Comune di Cerami si presenta virtuoso anche nelle “cose di tutti i giorni”. Come ad esempio la raccolta differenziata, un modus che ha letteralmente rivoluzionato le nostre abitudini nel campo dei rifiuti. E questa sfida la cui difficoltà sta anche nel dover far cambiare dall’oggi al domani delle abitudini da decenni consolidati, non ha scoraggiato il piccolo comune nebroideo, accettando la sfida e portandola avanti in maniera molto virtuosa. Anche quest’anno, infatti, Cerami si conferma tra i comuni siciliani che riciclano di più. Dopo aver avuto diversi riconoscimenti, questa volta, il Comune ha anche ottenuto un finanziamento trovandosi fra i 134 comuni che beneficeranno dei 5 milioni di euro stanziati dalla Regione Siciliana per gli enti che superano il 65% di raccolta differenziata. Cerami è ormai stabilmente primo in Provincia di Enna, con una percentuale saldamente sopra l’80%.

“Anche quest’anno Cerami si conferma tra i comuni siciliani che riciclano di più – specifica il primo cittadino – siamo, infatti, fra i 134 comuni che beneficeranno dei 5 milioni di euro stanziati dalla Regione Siciliana per gli enti che superano il 65% di raccolta differenziata. Cerami è ormai stabilmente primo in Provincia di Enna, con una percentuale saldamente sopra l’80%. Un risultato frutto dell’impegno di questa Amministrazione, ma soprattutto del senso civico dei ceramesi. Ed è per questo che riteniamo doveroso siano innanzitutto i cittadini ceramesi a usufruire di questo premio, destinando tali risorse all’abbassamento della TARI. È grazie a chi quotidianamente differenzia, a chi paga regolarmente le bollette, che Cerami può contare su un servizio di nettezza urbana efficiente ed efficace. È a loro che va il merito per quanto fatto finora. A Voi, cari ceramesi, va il nostro GRAZIE!”

Alain Calò