Leonforte: donna sotto i cinquant’anni cacciata in malo modo per aver rifiutato l’AstraZeneca

“In via cautelativa” è stata decisa dal dirigente generale ad interim del Dipartimento per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico, Mario La Rocca, la sospensione di AstraZeneca per gli under 60. Dopo gli Open Day con solo AstraZerneca per smaltire le dosi e per rifilarle ai soggetti giovani in cui i rischi superavano i benefici si è pensato a uno Stop, ma solo al momento. Il problema ovviamente non è AstraZeneca/Vaxzevira ma la politica che ossessionata dai numeri ignora le persone. Il Commissario Figliuolo doveva fare numero e le Regioni hanno risposto con inoculazioni di vaccino rischioso per talune categorie. E i medici? I medici chiamati a valutare le schede anamnestiche? Al Ferro/Branciforti/Capra è successo ad esempio che una donna sotto i cinquant’anni recatasi al centro vaccinale con prenotazione telefonica è stata cacciata in malo modo per aver rifiutato l’AstraZeneca. La donna più volte fece notare le chiare indicazioni del medico curante, che suggeriva un vaccino a mRNA, ma si preferì ignorarle e minacciare di chiamare i carabinieri in caso di ostinato rifiuto. La signora andò via. Numeri, i cittadini sono solo numeri. Le persone, i pazienti sono codici e numeri che fanno primeggiare le Regioni. La Sicilia è ultima per dosi inoculate, seconda-dopo la Lombardia-per contagiati e di nuovo prima per Rt al 2%. Speriamo che Razza provveda ad aggiustarli questi numeri altrimenti dovremmo accettare l’idea di un sistema regionale sanitario inadeguato e da cancellare.

Gabriella Grasso


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Vaccino, la Sicilia sospende AstraZeneca sotto i 60 anni