Enna. Tutto pronto per la riapertura della S.P. 51

A fine mese dovrebbero finire i lavori di messa in sicurezza della parete rocciosa sovrastante la S.P. n. 51, conosciuta come strada di accesso ”San Calogero”, commissionati dal Comune di Enna. Ne parliamo con Massimo Greco.

Pur di riaprire questa importante arteria di accesso a Enna alta il Comune si è fatto carico di mettere in sicurezza il costone roccioso…

Sì, questa strada è strategica per i pulman dei turisti perché consente di arrivare direttamente all’area del Castello di Lombardia senza entrare in città e quindi il Comune ha fatto benissimo a farsi carico di consentire la riapertura prima della stagione estiva.

Ma l’Assessore Alloro non ha omesso di sottolineare che il Comune si è sostituito al Libero consorzio comunale, una sorta di azione sussidiaria.

Se fosse così, l’intervento del Comune sarebbe meritorio ma non mi pare che la competenza in ordine alla manutenzione della ripa sovrastante appartenga  all’ente proprietario della s.p. 51 e quindi all’ex Provincia, ma a chi ne ha la titolarità, cioè al proprietario della pendice.

E chi lo dice questo?

Lo stabilisce il Codice della Strada, secondo cui “i proprietari devono mantenere le ripe dei fondi laterali alle strade, sia a valle che a monte delle medesime, in stato tale da impedire franamenti o cedimenti del corpo stradale, ivi comprese le opere di sostegno….., lo scoscendimento del terreno, l’ingombro delle pertinenze e della sede stradale in modo da prevenire la caduta di massi o di altro materiale sulla strada. Devono altresì realizzare, ove occorrono, le necessarie opere di man-tenimento ed evitare di eseguire interventi che possono causare i predetti eventi”. In base a questa norma spetta ai proprietari l’obbligo di provvedere alle opere di sostegno nelle ripe, per tale intendendosi,  la “zona di terreno immediatamente sovrastante o sottostante le scarpate del corpo stradale rispettivamente in taglio o in riporto sul terreno preesistente alla strada”.

La pendice è proprietà del Comune?

Penso di sì, e comunque non è certo di proprietà dell’odierno Libero consorzio comunale. Pertanto incombe sul Comune e non sull’ente proprietario della strada l’onere di provvedere alle prescritte opere di consolidamento e messa in sicurezza del versante roccioso.

C’è però da dire che quasi tutti gli interventi di manutenzione, compresa l’installazione della rete para-massi, sono stati realizzati dall’ex Provincia…

Sì è vero, ma questo non fa cambiare né la titolarità della ripa né le correlate responsabilità; si potrebbe dire che in passato l’ex Provincia ha promosso la medesima azione sussidiaria oggi rivendicata dal Comune. Magari fosse sempre così, assistere a due Istituzioni locali che s’incorrono per fare di più e presto, anche a costo di sostituirsi reciprocamente.