Direttore Asp Enna: “sanitari non vaccinati senza valido motivo, vanno licenziati” (prospetto situazione vaccinale sanitari)

Covid-19 non lascia libero arbitrio a nessuno, meno che meno proprio a coloro che lo hanno combattuto e continuano a farlo,  in prima linea, i sanitari. Sanitari che ad oggi non si sono visti recapitare all’interno della loro busta paga, nessun compenso Covid-19, così com’era stato loro promesso, a differenza di dirigenti, amministratori e commissari, i quali hanno più che gradito per non parlare di tutto ciò che veicola attorno alla pandemia.

Però potrebbero vedersi recapitare una busta con all’interno una bella lettera con su scritto “licenziato perché non vaccinato”. Già proprio così, sono proprio i medici e gli infermieri, in particolar modo, che vengono presi di mira, permettete il termine, da un decreto di circa due mesi fa che ha introdotto l’obbligo del vaccino anti- Covid-19. In virtù del decreto infatti, le Asl di competenza, hanno cominciato a comunicare le prime sospensioni per chi non ha adempiuto. “Adempiuto”, avete letto bene, quasi come fosse un desiderio, adempiere alle promesse fatte, ad un dovere, che invece da quanto abbiamo visto e rivisto, sentito e risentito è ormai un “obbligo”, già un obbligo. A questo, diciamo obbligo, alcuni medici si sono esonerati, non hanno adempiuto, quindi cosa si pensa bene di fare?  Trasmettere alla regione un elenco di tutti coloro che non risultano vaccinati, comunicarlo all’ordine ed è a questo punto che potrebbero iniziare a scattare le sanzioni per chi “non rispetta l’obbligo senza un valido motivo”, l’obbligo senza un valido motivo… Ma allora è un obbligo? Non un dovere? Non un adempimento, parente del desiderio? Non vige più la libertà di scelta? Il medico non può scegliere? Certo c’è sempre il collega che sostiene che chi non si vaccina è una testa di c…o, che è un ignorante, che non pensa al bene altrui. Ma come la mettiamo con tutti gli illustri illuminati e luminari che hanno più volte sostenuto che durante una pandemia non si vaccina perché il virus muta e perciò crea delle varianti? In effetti così è avvenuto. E come si spiegherebbe l’inefficacia (forse) dei vaccini sulle varianti? È stato comunicato anche questo, mezzo stampa e non solo. E poi abbiamo Figliuolo che ha firmato una lettera con la quale comunica alle regioni di “cercare in maniera attiva gli over sessanta”, poverini, ci sarebbe da falsificare la data di nascita per non parlare di tutti coloro che stanno per compierli i sessanta. E non ultima per non parlare l’assoluta confusione che loro stessi hanno creato. Sono 45.753 quelli ancora in attesa di prima dose o unica: il 2,3% del totale dell’1,9 milione di professionisti della sanità. In Sicilia, come riporta Nurse Times, sono 9.214 (6,5%) gli operatori sanitari non ancora vaccinati. La palla, dalle regioni passa ai dirigenti delle rispettive Asp. Il direttore dell’ASP di Enna, in merito, ha dichiarato quanto segue:

Abbiamo mandato le lettere a tutti i segnalati dalla regione. Di tutti i dipendenti a oggi non risultano vaccinati solo 7 dipendenti. Alcuni hanno già fatto sapere che si stanno sottoponendo a vaccinazione. Una dipendente che non può vaccinarsi per motivi di salute e stata ricollocata in ambiente non esposto e non a contatto con il pubblico, per quanto riguarda i non dipendenti a cui è stato inviato l’invito a vaccinarsi stiamo inviando gli elenchi in regione e agli ordini professionali”. Inutile nascondere la propensione della dirigenza dell’ASP di Enna, nella persona del dr. Iudica, al licenziamento del dipendente come possibile soluzione del problema, specie se non vi siano “validi motivi”. Sì comincerà a premere in tal senso sugli ordini professionali e successivamente organizzare gruppi appartenenti alle forze speciali per scovare i non vaccinati.

Abbiamo dato indicazioni a tutti gli ordini territoriali che, in presenza di un accertamento da parte della Asp di operatori sanitari e medici non vaccinati, si provveda ope legis alla sospensione del medico e alla sua attività finchè lo stesso non avrà effettuato la vaccinazione anti-Covid, e comunque non oltre il 31 dicembre”. Queste le parole di Filippo Anelli, presidente Fnomceo (Federazione nazionale degli Ordini dei medici). Si dovrà però fare una cernita di tutti quegli opetori sanitari che il vaccino non lo possono fare per motivi di salute, immunodepressi o pazienti ematologici.”

In fumo, per non scrivere altro, anni di studi, di sacrifici, di elevata professionalità e passione, perché non sei più tu a decidere liberamente, ci sarà sempre qualcuno più in alto di te a decidere per te. E poi, ma dai diamogli una possibilità, magari troveranno qualche collega compiacente a rilasciare certificati anamnestici, diciamo non proprio aderenti alla realtà…

Anna Zagara


Provincia Enna. Situazione vaccinale al 23 giugno 2021

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