«Abbiamo optato per l’ordinario perchè questo ci darà l’opportunità di dimostrare la nostra tesi davanti ai giudici», spiega Lovison, del Foro di Ferrara, che ha sempre respinto le accuse rivolte al prete e certo «di poter fare chiarezza il prima possibile nelle sedi opportune, a tutela dell’onorabilità, della dignità e del decoro» del loro assistito.