Fa discutere volontà Asp di inviare i vaccinati di Aidone per il richiamo ad Enna

Aidone. Fa discutere la volontà dell’Asp di inviare i vaccinati aidonesi, che devono fare il richiamo, ad Enna. Al poliambulatorio di Aidone, nei giorni scorsi, si è svolta la vaccinazione di massa rivolta alla popolazione dai 12 anni in su. 288 cittadini si sono sottoposti all’inoculazione aderendo così all’iniziativa, voluta dall’amministrazione comunale e accolta dall’Asp di Enna e dall’Assessorato regionale alla Sanità. Una buona partecipazione dettata dal fatto che il vaccino veniva effettuato ad Aidone, senza sottoporre i cittadini ad una serie di disagi collegati allo spostamento in un altro comune (Enna dista 30 km), ai tempi di attesa che con questo clima diventano oltremodo insopportabili, al rientro. Tutti sicuri quindi che il richiamo si facesse ad Aidone. Invece sul foglio/prenotazione rilasciato dai medici che hanno eseguito la prima dose, oltre che sul messaggio inviato tramite cellulare, c’è scritto che la seconda dose si effettuerà al centro vaccinale ad Enna – ospedale Umberto I – contrada Ferrante. La decisone dell’Asp di Enna di dirottare i vaccinati ad Enna, comunicata peraltro anche a voce ad ogni vaccinato, diventa così un serio problema. Ora, chi dovrà farsi carico di risolverlo? In un post informale su fb, l’amministrazione comunale fa sapere di non avere ricevuto in tal senso nessuna comunicazione ufficiale da parte dell’Asp. Va da sé che il foglio consegnato ad ogni singolo vaccinato funge da comunicazione formale. Una situazione simile si è verificata nel vicino comune di Raddusa. Dopo l’inoculazione della prima dose sul posto, infatti, l’Asp catanese aveva comunicato telefonicamente ad ogni singolo vaccinato che per il richiamo bisognava recarsi a Scordia, con le proteste che ne sono conseguite e il dietro front della stessa Asp che poi ha inviato a Raddusa un’unità mobile con il personale per la somministrazione della seconda dose.

Angela Rita Palermo