L’emergenza ospedaliera di Leonforte può attendere – intervista on. Amata (FdI)

La Commissione parlamentare Salute dell’Ars, riunitasi ieri per comprendere le criticità dell’ospedale Ferro/Branciforti/Capra di Leonforte (dopo l’ennesima protesta e all’ottavo giorno di presidio del sindaco Barbera) ha rinviato la discussione, alla settimana prossima.

L’onorevole Elvira Amata (nella foto), Presidente Gruppo Parlamentare Fratelli d’Italia che ha richiesto un incontro fra il sindaco di Leonforte, i vertici dell’Asp di Enna e l’assessorato regionale, ci ha chiarito, con una chiacchierata telefonica, alcuni punti; garantendo la sua costante attenzione a un tema che la nostra testata segue da decenni. “La commissione dovrà accertare le eventuali responsabilità dei vertici Asp di Enna per comprendere il perchè della mancata attuazione del decreto Assessoriale n.22 del 2019. Occorrerà capire cosa o chi ha impedito l’ammodernamento della strumentazione e il potenziamento del nosocomio leonfortese e bisognerà verificare ogni passaggio riguardante il D.G. Iudica, l’assessorato regionale e gli eventuali inadempimenti”. La commissione dovrebbe anche chiarire perchè l’ospedale leonfortese, che avrebbe dovuto essere ospedale di Base sulla scorta del decreto Balduzzi (Il decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158 noto anche come decreto Balduzzi dal nome del Ministro della Salute Renato Balduzzi del governo Monti è un atto normativo della Repubblica Italiana) è stato individuato come ospedale di zona disagiata e perchè non gli è stata garantita la piena funzionalità anche nei limiti che l’inadeguata collocazione gli assegnava. L’onorevole Amata ha escluso la volontà politica di chiusura del F/B/C, ma allora perchè il decreto regionale non si applica? Le autorità competenti perchè non intervengono? Può un decreto restare inattuato nell’indifferenza generale? Il D.G. Iudica ha sempre ribadito il suo impegno a favore del F/B/C…. “il problema sono i medici” disse il dott. Iudica tempo addietro “mancano i medici e quelli che ci sono non vogliono venire a lavorare a Leonforte”. Il F/B/C è poco allettante per un giovane medico e dissuadente per un vecchio camice e del resto lavorare senza mezzi e adeguato personale scoraggerebbe chiunque. Al Ferro/Branciforti/Capra possono aspirare gli archeologi della medicina, curiosi di sapere come si può lavorare con una Tac a due strati mentre altrove si usano quelle a sessantadue strati. La commissione avrà certamente bisogno di tempo per capire di chi è la colpa di uno sfacelo annunciato dieci anni fa e nel frattempo peggio per gli utenti del Ferro/Branciforti/Capra.
Gabriella Grasso

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Leonforte. Ferro/Branciforti/Capra: tanto rumore per nulla

Riceviamo e pubblichiamo:
“Ho ribadito con forza, intervenendo durante i lavori della Commissione parlamentare alla Salute dell’Ars, che basterebbe applicare il decreto assessoriale relativo all’adeguamento della nuova rete ospedaliera per dare un aiuto agli ospedali”. Lo scrive in una nota la parlamentare regionale di Forza Italia Luisa Lantieri, vice presidente della Commissione antimafia dell’Ars. “La pandemia ha evidenziato – prosegue Lantieri – come i piccoli ospedali, che il decreto Balduzzi voleva chiudere, siano di grande aiuto specialmente nelle zone del Sud e della Sicilia. Presidi indispensabili per la salute in territori prevalentemente poveri di infrastrutture. Ai colleghi della Commissione Sanità, al Direttore generale dell’Asp di Enna, Iucica, e ai rappresentanti dell’assessorato alla Salute ho ancora una volta sollecitato l’esigenza di potenziare i piccoli ospedali, quali il Presidio Ferro Capra Branciforte di Leonforte, per far fronte a delle situazioni che non devono essere solo di carattere emergenziale ma devono avere una continuità di servizio perché sono presidi indispensabili per la serenità dei cittadini che dovrebbero altrimenti spostarsi nelle grandi città mettendo a rischio la loro vita. Ho altresì proposto al direttore generale che la carenza di personale medico e infermieristico disponibile potrebbe essere momentaneamente superato creando, con un po’ di buona volontà, un rapporto sinergico con gli altri ospedali. D’altronde – conclude Lantieri, Commissario provinciale di Forza Italia di Enna – bisogna assolutamente garantire l’effettività dei Lea e dei Lep, i livelli essenziali di assistenza e i livelli essenziali delle prestazioni, che devono essere applicate”.