Troina, concerto dei Figli dell’officina sotto le stelle al Ponte Failla
Troina - 11/08/2021
Troina. C’era molta gente, oltre un migliaio di persone, nella notte di San Lorenzo sulla riva destra del Fiume Troina, ai piedi del Ponte Failla, sotto uno dei cieli più belli d’Italia, secondo l’Astronomitaly, a vedere le stelle ed ascoltare il concerto del gruppo “I figli dell’officina”, accarezzata dalla fresca brezza montana che scendeva dai Nebrodi. In cima alla collina accanto al ponte era stato allestito un punto di osservazione con potenti cannocchiali con i quali si potevano vedere persino gli anelli di Saturno. I cultori della civiltà contadina potevano ammirare un vecchio palamento, che si trova a qualche centinaio di metri dal ponte. In questi roventi giorni d’agosto infuocatiti da un insopportabile caldo torrido e dagli incendi accesi da non si chi e come, per quel migliaio di persone, in buona parte proveniente anche da paesi vicini, la notte di San Lorenzo al Ponte Failla è stata una notte di rilassante e gradevole refrigerio. Molti avevano portato anche le tende, materassini, plaid, cuscini e tutto quello che occorre per dormire fuori all’aperto sotto un bel cielo stellato e in posto dove la temperatura oscillava tra i 18 e i 22 gradi. Temperatura da cristiani””, commentavo ieri notte molti di quelli che ieri notte erano al Ponte Failla. E quanti altri, che vivono nelle grandi città siciliane, avrebbero voluto esserci per sottrarsi al caldo soffocante di questi giorni, sia pure per poche ore! Per raggiungere Ponte Failla, distante dal centro urbano circa 3 chilometri e mezzo, il comune aveva organizzato un servizio di navetta con due pullmini che facevano la spola tra piazzale Goffredo Malaterra e Ponte Failla. Ma molti, soprattutto giovani, hanno preferito percorrerli a piedi attrezzati di torcia elettrica per illuminare la strada, che il comune ha asfaltato per un lunghissimo tratto. Osservandoli da lontano, sembravano devoti in pellegrinaggio notturno.
Per i troinesi, il Ponte Failla, che fu costruito dai Normanni nel XII secolo, ha una forte carica simbolica. Fa parte della loro identità. Sul ponte passano i Ramara e i Ddarara, quando tornano dal pellegrinaggio sui Nebrodi a toccare l’alloro, la pianta sacra a San Silvestro, patrono di Troina, di cui sono devotissimi. All’andata ci passano accanto. Visto il successo che ha avuto l’evento, organizzato dal Comune e curato dal giovane assessore Stefano Giambirtone, è molto probabile che al Ponte Failla altri eventi verranno organizzati, soprattutto in estate. L’esperienza di successo di ieri notte ha dimostrato che il Ponte Failla si presta bene a fare da scenario per questi eventi.
Silvano Privitera