Del Dispotismo della libertà

Caffè con l’on Tanino Virlinzi di Enna, ex deputato all’ARS. Sempre dispensatore di opinioni autorevoli, quest’oggi l’argomento non poteva che essere il covid nella sua generalità.


Del Dispotismo della libertà

D. Si sta dibattendo molto, in questo periodo sulla obbligatorietà del vaccino anticovid. Cosa pensa?

R. Che è una scelta politica non scientifica..

D. Ma la Costituzione vieta cure o trattamenti senza il consenso.

R. Esatto.

D. E allora?

R. Dimenticano, i libertari sanitari, di leggere il secondo comma dell’art.32, il quale autorizza i trattamenti sanitari obbligatori, se disposti con apposita legge.

D. Da qui il problema politico, non di impedimento costituzionale.

R. Si. Perchè ci sono già vaccini obbligatori per legge, qualcuno non più necessario, come l’antivaiolo, cui anche la mia generazione fu assoggettata, e la Corte Costituzionale si è pronunciata positivamente, in termini di correttezza costituzionale.

D. Allora perchè il Governo esita ad introdurre l’obbligo?

R. Per scelta politica.

D. Ma i no Vax, si appellano alla tutela delle liberta individuali, costituzionalmente protette.

R. Le libertà costituzionalmente protette, sono le cosiddette libertà negative, quelle, per capire, che impediscono allo Stato di ingerirsi nella sfera puramente privata dell’individuo. Qui siamo in presenza dell’esercizio di un facoltà che pregiudica il diritto alla salute di altri soggetti.

D. Siamo alla differenza tra Libertà di e libertà da, ovvero libertà dei moderni e libertà degli antichi.

R. E’ questo il punto. La libertà in assoluto non può esistere. Va situata, cioè regolata, ancorchè, costituzionalmente protetta. Chè altrimenti, ognuno facendo ciò che crede danneggia i diritti dell’altro.

D. Si può spiegare meglio?

R. La Costituzione assicura il diritto alla mobilità. Allora le norme del codice della strada che regolano e limitano, anche questo diritto, son in contrasto col dettato costituzionale? Se così fosse sarebbero in contrasto anche le norme del Codice penale, e non solo, che sanzionano i reati contro la persona o il patrimonio altrui. Si potrebbe invocare la libertà di Uccidere o la libertà di danneggiamento. Nessun ordinamento può ammettere questo genere di libertà.

D. La nostra Epoca, l’Evo moderno, è fondato sulle libertà individuali.

R. E ‘vero. La libertà del mondo classico privilegiava le libertà collettive. Qualcuno sostiene che il concetto di libertà dei moderni risalga al Cristianesimo, ove sostiene, specie nella tradizione luterana, ognuno si salva da solo. Ma qui è in ballo la estremizzzione del concetto di libertà individuale, anche se confligge con quella collettiva. Mi viene di pensare a Cicerone, grande oratore e giurista romano, quando per denunciare l’iniquità cui può condurre la pedissequa e meccanica applicazione delle norme, coniò il famoso broccardo Summus, Summa iniuria: Sommo diritto, somma ingiustizia.

D. Sembra quello che sta avvenendo con i no vax.

R. Se fossi filosofo, risponderei che trattasi dell’eterogenesi dei fini. Ma più modestamente credo di trovarmi di fronte ad un paurosa povertà di idee.

Se uno di chi si rifiuta di vaccinarsi, si infetta, mi può spiegare perchè , per le cure di circa 2.000 euro al giorno, il Governo deve attingere alle pubbliche risorse che sono tasse che i cittadini onesti pagano? E perchè se trasmettono il virus non devono risarcire i danni?

D. La Costituzione assicura la gratuità delle cure sanitrie…

R. Solo agli indigenti, non anche a chi rifiuta le cure; ed il vaccino è una cura, sia pure preventiva.

D. Ma allora la Costituzione, invocata da questi soggetti è un paravento?

R. La costituzione è una serie di principi che vanno bilanciati attraverso l’opera del legislatore. Ai Princìpi si aderisce, alle Regole,( le leggi,) si obbedisce.

D. E se si rivendica una disobbedienza in nome della libertà?

R. Lo abbiamo detto nel Titolo: E’ il dispotismo della libertà