L’Assessore ha evidenziato quanto segue:” La questione delle aree interne non si misura tanto sull’attrattività dei singoli luoghi, che nel territorio dell’Ennese è altissima, ma dalla capacità di riuscire ad accrescere la durata media della permanenza dei visitatori, in modo da valorizzare anche altri aspetti pregnanti, quali la cultura del cibo, l’artigianato di qualità, l’architettura, le produzioni della filiera agro-alimentare, che difficilmente possono essere apprezzati da visitatori mordi e fuggi. L’impegno del governo regionale è di strutturare e potenziare al massimo l’offerta di parchi archeologici e musei, per offrire un’attrattiva forte che, grazie all’azione congiunta degli operatori del territorio, venga trasformata in offerta stabile e duratura”. Che dire, nen’t. Continua Samonà: “Stiamo dando la massima attenzione al territorio, anche grazie a iniziative di grande richiamo come il Barbablù Fest realizzato da un’idea di Pietrangelo Buttafuoco, che inaugureremo il 19 agosto e che costituirà un invito alla conoscenza del patrimonio culturale e archeologico di tutta la Sicilia centrale”.
Ad oggi noi a Piazza Armerina abbiamo Mangiafuoco e Barbarossa, territorio in cenere, politica al soldo, comune in dissesto, quattro gnaccacani, ed un pifferaio magico. L’intervento del sindaco Cammarata, nulla ebbe da invidiare all’Assessore Regionale, a braccio, anche perché se si fosse approcciato alla lettura di un mini gobbo, avrebbe potuto riscontrare non poco attrito cognitivo tale da rendersi conto di una non corrispondenza con la realtà come per dire “non c’ cridu mancu iu”. Intervento da vero oratore, chiaro, incisivo, esaustivo e con una buona percentuale di retorica, “io so di non sapere”. Godetevi, per chi volesse, la visita del Museo della Città con ingresso gratuito fino a fine mese ed alla prossima inaugurazione.
Anna Zagara