Valguarnera. Gabriele Leanza invita sindaco e Consiglieri comunali ad accogliere i profughi afgani

Valguarnera. Gabriele Leanza, giovane valguarnerese, impegnato in politica e in problematiche sociali, con un accorato appello, invita il sindaco e il Consiglio Comunale ad accogliere, qualora se ne presentasse l’occasione, i profughi afgani. Ecco il testo: “Spett.li Sindaco, Presidente del Consiglio Comunale e Signori Consiglieri, con la presente mi rivolgo a Voi in quanto rappresentanti delle istituzioni locali al fine di rivolgervi un invito nelle vesti di semplice cittadino. Le recenti vicende di cronaca riguardanti il popolo afgano generano, in ognuno di noi, un terribile senso di angoscia e, contemporaneamente, impotenza rispetto alla tragicità degli eventi attualmente in corso. Assistiamo inerti e smarriti a scene dai contorni apocalittici: persone aggrappate ai carrelli degli aeroplani in decollo da Kabul con la consapevolezza di precipitare al suolo; madri che lanciano i propri figli oltre il filo spinato dell’aeroporto nella speranza di salvarli da un futuro drammaticamente incerto; uomini e donne che, in fretta e in furia, vendono tutti i loro averi ma vengono violentemente assaltati e derubati dai banditi che presidiano le zone adiacenti gli aeroporti; pacifiche proteste contro i Talebani soffocate nel sangue di una repressione che non conosce rispetto per la vita umana; testimonianze commoventi di donne coraggiose (giornaliste, avvocatesse, insegnanti, atlete, premi Nobel ecc.) che, tra le lacrime, chiedono di non essere abbandonate ad un destino di violenza ed emarginazione.
La guerra in Afghanistan, iniziata nel 2001 e giustificata dall’Amministrazione americana come risposta agli attentati dell’11 Settembre con l’obiettivo di distruggere Al-Qaida ed uccidere Osama Bin Laden, ha determinato oltre 240 mila vittime e 5 milioni di sfollati, il Paese sta per precipitare in una nuova guerra civile e i talebani sono tornati al potere. La comunità internazionale ha il dovere di vigilare per garantire il rispetto dei fondamentali diritti umani. Questa terribile esperienza ci ha ulteriormente confermato, qualora ce ne fosse stato bisogno, che la guerra non è mai il mezzo più idoneo per promuovere Pace, Libertà e Democrazia. La prima emergenza della crisi in Afghanistan sarà la gestione dell’accoglienza dei migranti; ritengo che abbiamo un “obbligo morale” nei confronti dei rifugiati. Pertanto Vi invito ad adoperarvi, in sinergia con i relativi enti sovracomunali, per garantire la nostra disponibilità come Comune ad accogliere i profughi in fuga e garantire alle donne, agli uomini e ai bambini un avvenire dignitoso.
Sono certo che le istituzioni comunali, le associazioni socio/culturali, gli enti religiosi, le forze politiche e i singoli cittadini presenti nella nostra comunità sapranno reagire con spirito solidaristico”.

Rino Caltagirone