“Insieme all’On. Stefano Pellegrino, presidente della Commissione Affari Istituzionali dell’ARS, ho presentato un disegno di legge per ripristinare i tribunali soppressi, con l’obiettivo di ridare dignità ad alcuni territori, come quelli di Nicosia, Mistretta e Modica, scippati di un servizio indispensabile per la collettività. All’inizio di questa legislatura avevo proposto, ed era stato approvato, un emendamento che stanziava 50.000 euro nel bilancio regionale per la riapertura dei tribunali soppressi, condizione economica necessaria richiesta dal Ministero che aveva dato alla Regione il compito di provvedere alla copertura finanziaria dell’operazione. Nonostante la copertura il Ministero ha poi comunque negato l’autorizzazione.
La soppressione dei tribunali oltre a causare notevoli disagi a cittadini e addetti ai lavori costringendoli a sostenere costi aggiunti per spostamenti, rappresenta anche la rinuncia da parte dello Stato a mantenere in vita importanti presidi di legalità che in determinate zone della Sicilia sono essenziali per la lotta alla criminalità di ogni tipo. La mia esperienza come vicepresidente della Commissione Antimafia mi porta a constatare che lì dove i tribunali sono stati soppressi ne ha fortemente risentito l’amministrazione della giustizia; inoltre sono evidenti i disagi per le forze dell’ordine , gli avvocati, i consulenti e i periti e gli operatori giudiziari. Da un punto di vista strettamente sociale, la scelta di concentrare i tribunali solo in alcune città ignorando importanti bacini di utenza, finisce per favorire la nascita di disarmonie tra territori, tra cittadini e nella gestione della giustizia”.
Ora, senza voler mettere bandiere politiche e lungi da qualunque tipo di partigianeria, noi ci auguriamo che ci sia presto una convergenza su questo importante tema. E che anche altre forze politiche e civili, forse distratte da altro o da passerelle negli hub vaccinali (il covid attira di più ultimamente) o nello scrivere libri autoincensanti, si sveglino dal torpore e comincino a capire che riportare il tribunale a Nicosia, per quanto possa essere utopico o magari una strada “fallimentare”, è un qualcosa che almeno dobbiamo provare a fare. E una volta che si prova magari si riuscirà a fare anche l’impossibile.
Alain Calò