Il mio intervento legislativo nasce dalla constatazione che la terza età non deve essere considerata uno stato in cui l’individuo, perduta in parte o completamente la sua funzione produttiva, debba ritenersi un peso per la società. Anzi, sono convinta che l’esperienza di vita maturata dai nostri anziani sia un grande patrimonio da custodire e una risorsa da mettere a disposizione dei giovani che, come dimostra la quotidianità, spesso è proprio con i nonni che costruiscono un legame forte, un rapporto che consente di creare quell’osmosi necessaria a traferire valori importanti e formativi.
E’ per questo motivo che sento altrettanto forte lo sdegno verso ogni forma di sopruso o violenza nei confronti di persone anziane, la cui dignità viene calpestata in strutture di assistenza a volte non idonee, con personale privo di qualunque senso di umanità. In questi casi la figura del Garante sarà in grado intervenire per correggere storture e qualunque forma di compressione dei diritti e della dignità umana.
Spero che pian piano questa società recuperi almeno in parte alcuni valori che sono custoditi nelle vite e nelle coscienze dei nostri anziani, valori che traspaiono netti dai loro racconti, spesso frutto di una concezione meno frenetica dell’esistenza e per questo importante per correggere alcune storture dei nostri tempi.