Covid 10/12: Sicilia 1.143 nuovi positivi 6 decessi, Prov.Enna 36 – Enna città positivi 57

covid corona10 DIC – Sono 1.143 i nuovi casi di Covid19 registrati nell’isola a fronte di 32.502 tamponi processati in Sicilia.
Ieri i nuovi positivi erano 789.
Il tasso di positività scende al 3,5% ieri era al 4,8%.
L’isola è, al settimo posto per contagi, al primo posto c’è il Veneto con 3.993, al secondo la Lombardia con 3.474 al terzo il Lazio con 1.871 casi, al quarto il Piemonte con 1.791 casi, al quinto la Campania con 1.665 casi, al sesto posto l’Emilia Romagna con 1.661 casi.
Gli attuali positivi sono 15.107 con un aumento di 564 casi. I guariti sono 573 mentre le vittime sono 6 e portano il totale dei decessi a 7.268.
Sul fronte ospedaliero sono 392 ricoverati, con 5 casi in più rispetto a ieri; in terapia intensiva sono 46, due casi in meno rispetto a ieri.
Sul fronte del contagio nelle singole province Palermo con 148 casi, Catania 276, Messina 250, Siracusa 95, Ragusa 40, Trapani 146, Caltanissetta 79, Agrigento 73, Enna, 36.

Enna città positivi 57, in quarantena 102, 2 ricoverati 0 in terapia intensiva.


Sono 20.497 i nuovi casi di coronavirus in Italia (ieri sono stati 12.527). Sale così ad almeno 5.185.270 il numero di persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 (compresi guariti e morti) dall’inizio dell’epidemia. I decessi odierni sono 118 (ieri sono stati 79), per un totale di 134.669 vittime da febbraio 2020. Le persone guarite o dimesse sono complessivamente 4.787.453 e 11.777 quelle uscite oggi dall’incubo Covid (ieri 7.098). Gli attuali positivi — i soggetti che hanno il virus — risultano essere in tutto 263.148, pari a +8.595 rispetto a ieri (+5.339 il giorno prima). I tamponi totali (molecolari e antigenici) sono stati 716.287, ovvero 403.287 in più rispetto a ieri quando erano stati 312.828. Mentre il tasso di positività scende al 2,9% (l’approssimazione di 2,86%); ieri era 4%. Più contagi in 24 ore rispetto a ieri, oltre quota 20 mila. Per vedere oltre 20 mila contagi bisogna andare indietro ai primi di aprile (vedi +21.261 casi del 3 aprile). Con la differenza che allora l’epidemia stava rallentando, mentre adesso non è così. Dopo la flessione di giovedì, causata dalla diminuizione di test nel giorno festivo dell’Immacolata, la curva riprende a muoversi verso l’alto. La tendenza resta in salita e lo si vede dal confronto con lo scorso venerdì (3 dicembre) — lo stesso giorno della settimana — quando sono stati registrati +17.030 casi con un tasso del 2,9%: oggi, infatti, ci sono più nuove infezioni di quel giorno. Il fatto che la percentuale di oggi sia identica a quella del 3 dicembre, dovrebbe indicare un rallentamento dell’epidemia (forse il picco dell’ondata?). Si capirà meglio più avanti. Secondo il monitoraggio della Cabina di regia, l’incidenza cresce a 176 casi per 100 mila abitanti (era 155 per 100 mila nel report precedente), mentre l’indice Rt calcolato sui sintomatici scende leggermente a 1,18 da 1,20 ma è sempre al di sopra della soglia epidemica. Oltre 100 le vittime nel bollettino. Per la seconda volta in questo mese, il dato più triste è a tre cifre (vedi 103 decessi del primo dicembre).