Nella speranza che questo cortocircuito si possa risolvere al più presto per non lasciare abbandonato a se stesso un intero territorio, ricordiamo come l’operato dell’Usca a Nicosia sia stato ad oggi essenziale per poter tracciare e quindi prevenire sul nascere dei focolai, con continue campagne di screening. I soldati, quindi, li abbiamo e abbiamo in questi mesi conosciuto il loro valore sul campo, mancano le armi che devono arrivare quanto prima.
Peraltro, l’attività di competenza dell’Usca di Nicosia è proseguita nelle ordinarie attività attraverso visite domiciliari ai pazienti gravi risultati positivi e all’esecuzione dei tamponi (finchè, ovviamente, vi era regolare rifornimento).
L’ondata è forte e dobbiamo proteggerci. I “piani alti” devono al più presto provvedere per riarmare questo presidio di sanità e per aiutarci in questa nuova lotta al Covid.
p.s.: Il Sindaco di Agira, Avv.Maria Greco ha comunicato nella tarda mattinata che da informazioni assunte presso gli uffici ASP il materiale mancante dovrebbe pervenire già nella giornata di domani.