Leonforte, associazioni propongono presidio coworking da realizzare con le risorse del Fondo sostegno ai comuni marginali.

A Leonforte si lavora per l’istituzione di un “presidio coworking”. L’idea è venuta ad un gruppo di associazioni che comprende: Giovani Democratici, Università Popolare, Parco Sottarco, Leonforte-Entroterra e Open Factory. Tutte e cinque queste associazioni l’hanno proposta all’amministrazione comunale, che l’ha accolta. Le risorse per realizzare il presidio coworking ci sono. E sono quei 411 mila e 300 euro, prelevati dal “Fondo sostegno ai comuni marginali” istituito con la legge n. 178 del 30 dicembre 2020 e assegnati dalla presidenza del consiglio dei ministri, con decreto del 14 dicembre 2021, al comune di Leonforte che, nel periodo 1981-2019, ha perso 2.999 abitanti (nel 2019 gli abitanti erano diminuiti a 12.818). Nel determinare quei 441 mila e 300 euro assegnati al comune di Leonforte, si è tenuto conto anche della distanza del reddito comunale di Leonforte dalla mediana del reddito dei comuni italiani, che è 4.462 euro. Sono misure volte a contrastare lo spopolamento dei comuni marginali, che hanno un reddito basso e un elevato indice di vulnerabilità sociale e materiale. Spopolamento determinato in parte dal saldo naturale negativo della popolazione (ne muoiono di più di quanti ne nascono) e in parte dal saldo migratorio negativo (quelli che vanno via sono di più di quelli che entrano o ritornano). Per arrestare e invertire la tendenza allo spopolamento, le cinque associazioni pensano allo smartworking che “può consentire ai lavoratori di restare nel proprio paese e può favorire il rientro di lavoratori che lavorano in smart working fuori dal loro paese di origine e può attirare lavoratori desiderosi di allontanarsi dai grandi centri urbani alla ricerca di modelli di vita più “sostenibili”. Certo, tutto questo dipende dalle leggi future e dalle scelte delle aziende, sostengono. In fondo, però lo ritengono un processo possibile. Ed è per questo motivo che sono convinti che sia “fondamentale iniziare a favorire questo processo realizzando a Leonforte un primo presidio di coworking: uno spazio lavorativo fornito di postazioni PC e connessione dati”. A sostegno di queste loro convinzioni richiamano “recenti studi che dimostrano che presidi di questo tipo, forniti di tutti gli strumenti adeguati al lavoro agile, non solo incoraggiano la presenza di nuovi residenti nei piccoli centri, ma anche consentono ai lavoratori una sana divisione tra casa e lavoro e favoriscono dinamiche relazionali di crescita professionale utili tra i lavoratori stessi”. La loro proposta di realizzare il presidio coworking è stata presa in considerazione dall’amministrazione, che la sta valutando “in merito alla scelta del luogo da destinare a questo presidio”. Adesso aspettano comunicazioni dal comune. Intanto dichiarano di essere disponibili a collaborare alla stesura del regolamento d’uso del presidio coinvolgendo l’associazione Southworking.
Silvano Privitera