Sito archeologico spettacolare e mozzafiato gestito come se fosse una baraccopoli. Strada di accesso mal segnalata e in condizioni pessime. Circondario pieno di immondizia lungo le strade. Una pessima atmosfera tipica di personaggi convinti e consapevoli di essere intoccabili. Parcheggio gestito in modo intimidatorio da un simpatico abusivo che si fa pagare cash e che si è autoprodotto un cartellino con tanto di foto.
Dopo il parcheggio si sfila lungo una via piena di bancarelle terribili dove chiunque prova a venderti carabattole inguardabili. I servizi igienici sono inesistenti e l’unico bar/ristoro con bagni sembra fermo agli anni 50″.
Ecco, questo è quanto. Eppure il sindaco avrebbe richiesto al consorzio ennese uno shuttle per raggiungere il sito, dalla città, e a Musumeci, una percentuale sui biglietti incassati. Certo. E tutti i viaggi fino ai paesi arabi che ne acclamavano l’importante cartellonistica pubblicitaria, stradale…digitale…che doveva essere collocata, che fine avrebbe fatto? Certo è anche, che questa recensione sembrerebbe più una denuncia ,che un giudizio, sullo stato dei luoghi e non solo…magari chi ha da intendere intenda? Forse…
Anna Zagara