Enna. Il Policlinico universitario e il gioco delle “tre carte”

Al fine di scongiurare che la questione della localizzazione del Policlinico universitario possa degenerare in una lotta tra poveri quale sarebbe certamente quella tra le province interne di Enna e Caltanissetta, l’Assessore regionale alla Sanità Ruggero Razza, nella giornata di ieri 21 aprile, ha formalizzato la propria proposta ai Sindaci, alle delegazioni parlamentari, e agli atenei di Enna, Caltanissetta e Agrigento. Il progetto è quello di proporre all’ARS l’approvazione di un disegno di legge finalizzato alla costituzione di una fondazione di partecipazione  “Policlinico della Sicilia Centrale-Kore”, alla quale partecipano l’Università della Sicilia Centrale Kore di Enna, il Consorzio Universitario di Agrigento, il Consorzio Universitario di Caltanissetta e l’Azienda Sanitaria Provinciale di Enna.

Ne parliamo con Massimo Greco.

Stiamo parlando del Policlinico o di cosa?

In questa fase embrionale si parla solo di un ente di ricerca e non del Policlinico che, in quanto sistema complesso di erogazione di servizi, sarà oggetto di una successiva convenzione tra la costituita Fondazione, l’Università e le Aziende sanitarie che individueranno in seno alla rete formativa i reparti a conduzione universitaria e quelli a servizio delle scuole di specializzazione.

Un progetto un po’ schiumoso…

Rimandando ad altro momento una valutazione tecnica della proposta, che non brilla per chiarezza, distinguerei gli aspetti negativi da quelli positivi.

Ok, cominciamo da quelli negativi…

Per costituire una fondazione di partecipazione come quella pensata non occorre affatto usare il veicolo legislativo ben potendo la Regione deliberare in Giunta questa volontà. Le leggi vanno fatte solo quando una materia non può essere disciplinata con atti regolamentari o amministrativi e non è questo il caso. E poi è inopportuno parlamentarizzare la questione in piena campagna elettorale. Si rischierebbe di mercificare con emendamenti alieni un percorso che, al contrario, deve mantenere un certo rigore metodologico.

…solo questo?

Non convince poi la presenza dei Consorzi universitari di Caltanissetta e Agrigento per il semplice fatto che rappresentano due colonie dell’Università di Palermo. Sarebbe un modo mascherato di fare entrare nella fondazione l’Università di Palermo che già possiede il suo Policlinico. Senza volere pensare al gioco delle “tre carte”, più logico sarebbe chiedere ai due Consorzi universitari di diventare poli decentrati dell’istituita Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Kore di Enna. Le opportune ragioni del decentramento universitario a Caltanissetta e ad Agrigento operato dall’Università di Palermo negli anni ‘90 sono infatti venute meno con la sopravvenuta istituzione della Facoltà di Medicina e Chirurgia in capo all’Università Kore e lo saranno ancora di più a seguito della, inevitabile, prospettiva del  Policlinico.

Andiamo agli aspetti positivi…

Di positivo c’è il ragionamento che sta alla base, di cui abbiamo parlato fino alla noia e cioè quello di cominciare a pensare superando i tradizionali confini provinciali. Tutte le politiche pubbliche di ampio respiro, come quelle di cui parliamo, dovranno avere come utenza di riferimento un’unica area vasta e interna della Sicilia. In questa direzione, la condivisione del progetto con le comunità e le Istituzioni di Caltanissetta e Agrigento va salutata positivamente.

In sede di riunione chi ha fatto notare il gioco delle “tre carte”?

Bisognerebbe chiederlo ai presenti, sappiamo di certo che l’On. Luisa Lantieri ha manifestato il proprio dissenso facendo emergere il paradossale tentativo di mettere sullo stesso piano l’Università Kore con i due Consorzi decentrati dell’Università di Palermo. Alcuni dei presenti si sono invece riservati di studiare la proposta.

Riceviamo e pubblichiamo:

On. Luisa Lantieri: “La proposta dell’Assessore razza formulata ieri alla seconda riunione per risolvere le criticità legate al Policlinico di Enna da parte mia non è accettabile. Non è proponendo all’Ars un disegno di legge per la nascita di una fondazione denominata Policlinico della Sicilia Centrale-Kore che si risolve il problema. Questa infatti includerebbe l’Università Kore di Enna, il Consorzio Universitario di Agrigento, il Consorzio Universitario di Caltanissetta e l’Azienda Sanitaria Provinciale di Enna. Mi chiedo: va bene siglare una convenzione con le aziende ospedaliere – a tutto beneficio dei servizi sanitari – ma che benefici apporta al territorio l’inclusione dei consorzi universitari di Agrigento e Caltanissetta che dipendono dall’Università di Palermo? Nessun beneficio, sono la perdita della centralità ennese. Mi spiace ma non la barattiamo. Concordo sulla necessità di una soluzione comune e apprezzo che alla riunione di ieri sera c’è stata la volontà di tutti per una convergenza. Ma questa non può essere a discapito di Enna”. Lo afferma la deputata di Forza Italia all’Ars, on. Luisa Lantieri a seguito della riunione tra l’Assessore Razza, la deputazione locale e i sindaci del territorio.
“La proposta dell’assessore Razza – continua la Parlamentare – si pone in contrasto con la norma nazionale, la quale all’art. 2 comma 4 del Decreto Legislativo 517/99, che disciplina i rapporti fra servizio sanitario nazionale ed università recita che: ‘Qualora nell’azienda di riferimento non siano disponibili specifiche strutture essenziali per l’attività didattica, l’università concorda con la regione, nell’ambito dei protocolli di intesa, l’utilizzazione di altre strutture pubbliche’.
“Pertanto – conclude Lantieri – dobbiamo partire dal presupposto che l’Università Kore non può essere messa sullo stesso livello dei due consorzi decentrati dell’Università di Palermo. È il quarto polo universitario della Sicilia e deve essere coinvolto nelle attività decisionali, come previsto per legge. Dobbiamo infine smetterla di denigrare Enna perché al suo interno non c’è un DEA di II livello. Anche in questo caso interviene il legislatore, in quanto secondo la norma, non è un criterio ostativo per la realizzazione del Policlinico”.

On. Elena Pagana: Soddisfazione al termine del vertice che si è svolto oggi a Palermo sull’istituzione del “Policlinico della Sicilia Centrale – Kore”, al quale hanno partecipato l’assessore regionale alla salute Ruggero Razza, i sindaci di Enna, Caltanissetta ed Agrigento, alcuni deputati regionale tra i quali la parlamentare Elena Pagana, il presidente dell’università Kore di Enna Cataldo Salerno.
“Si procede a pieno ritmo per mettere a punto il percorso con il quale istituire il Policlinico della Sicilia orientale – ha dichiarato la deputata all’Ars Elena Pagana – e ho finalmente colto un grande entusiasmo in tutti i partecipanti, segno che il disgelo delle posizioni può portare ad un percorso condiviso”.
Pagana spiega che i reparti del Policlinico si istituiranno nei vari ospedali delle province di Enna, Caltanissetta ed Agrigento e che questa possibilità è prevista anche nella rete formativa dell’università di Palermo con la possibilità di reparti specialistici negli ospedali del territorio.
“Se si deve intervenire dal punto di vista legislativo, il Legislatore deve farlo in modo da sostenere assolutamente le aree interne. Non servono dibattiti politici ma confronti istituzionali e credo che il punto focale del vertice di oggi sia che, finalmente, sia stato chiarito che non serve una guerra tra territori, ma deve procedersi con un fronte comune per dare opportunità a tre province che insieme fanno la metà degli abitanti del catanese. L’Ars può farsi protagonista di questa grande scommessa di crescita e sviluppo per le aree interne siciliane e, quindi per l’intera Sicilia. Noi siamo disponibili a proseguire questo lavoro comune”.