Troina. 2° giornata di studio dedicata ai “diritti del pianeta”

Nel contesto delle giornate di studio sui diritti, programmate a Troina dal Centro Studi Med. Mez. per le Ricerche e la Documentazione sul Mediterraneo e il Mezzogiorno “Napoleone Colajanni”, quella sui diritti del pianeta è prevista per il prossimo sabato 23 aprile. Rappresentanti del mondo ambientalista (Greenpeace Italia, Legambiente Sicilia, ProMueveRD e Uisp, Unione Sport per Tutti Sicilia) della scuola e delle locali Istituzioni si alterneranno nel tentativo di dimostrare quanto salutare sia l’ambiente per la stessa esistenza dell’essere umano e quanto necessaria sia l’educazione ambientale nel processo formativo dei giovani studenti. Sarà anche l’occasione per dare il benvenuto alla recentissima modifica apportata all’art. 9 della Costituzione italiana, a tenore della quale la Repubblica tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. Non tutti hanno gioito per questa modifica ed alcuni commentatori la ritengono, addirittura, dannosa per l’altra tipologia di tutela già prevista al 2° comma: la tutela del paesaggio. C’è infatti chi sostiene che dietro tale modifica si celi il rischio di subordinare la tutela paesaggistica alla straripante diffusione degli impianti industriali di produzione di energia da fonti rinnovabili: La devoluzione, a quel punto, alle mere logiche di mercato (tolti di mezzo gli orpelli amministrativi della tutela paesistica) li dice destinati a essere realizzati lì dove la proprietà privata è più debole e più facilmente aggredibile, ossia nei terreni agricoli delle nostre aree interne. La prospettazione non è poi così fantasiosa se solo si osserva con occhio attento il territorio della provincia di Enna, occupato negli ultimi anni da decine di elefantiaci impianti fotovoltaici che hanno preso il posto di quello che una volta era considerato il granaio della Sicilia. In questi termini, occorre prima di tutto precisare cosa davvero, sul versante del paesaggio agrario, deve significare l’ancora troppo impreciso concetto di “transizione ecologica”. Senza un tale previo chiarimento, dopo la modifica costituzionale, risulterebbe addirittura coperto costituzionalmente un piano o un programma che decretasse la libera realizzazione di parchi eolici e fotovoltaici, La giornata di studi troinese è anche l’occasione per cominciare a riflettere sul tema, magari sgombrando dubbi e perplessità sulla frettolosa positivizzazione di una tutela (quella ambientale) che risultava già ampiamente presente nel diritto costituzionale vivente.
Massimo Greco