Calascibetta. Pro Loco: si riparte dal 2020, prima del commissariamento. Rieletto presidente Giuseppe Leonora

Calascibetta. Dopo oltre un anno di commissariamento, la Pro Loco di Calascibetta ha nuovamente un suo direttivo che l’altro ieri ha distribuito le cariche sociali. Presidente dell’associazione è stato eletto Giuseppe Leonora, vice Sara Savarino, cassiere Nives Colianni e segretaria Roberta Bruno. Tranne quest’ultima, gli altri tre hanno ricoperto la stessa carica, da marzo a settembre 2020, prima che la Pro Loco xibetana fosse commissariata. Nel nuovo consiglio direttivo fanno anche parte Peppino Serpotta, Pietro Folisi e Piero D’Agristina. Nulla, in questo anno di lavoro, è stato trovato di illecito da parte degli ispettori. Questo, ufficialmente, il giudizio di chi è stato preposto a verificare sull’andamento dell’associazione. “Niente di illegale in questi anni passati, dunque si è pensato di attribuire ad alcuni membri del direttivo le stesse cariche, dando continuità” è stato il commento del presidente Giuseppe Leonora, appena rieletto. Le polemiche erano scoppiate alla fine del 2019 quando alcuni soci furono accusati di aver tesserato un numero sproporzionato di persone (qualcuno lo definì un tesseramento bulgaro) con l’obiettivo principale di far fuori il vecchio direttivo presieduto da Vincenzo Lambritto, oggi defunto. Un’operazione in qualche modo anche politica che causò polemiche a non finire all’interno della Pro Loco con i vecchi leader che di fatto furono defenestrati e sostituiti da un gruppo di persone sino a qual momento “lontane” dal mondo della Pro Loco. Accuse al vetriolo tra nuova e vecchia frangia dell’associazione che portarono il sindaco Piero Capizzi a cacciare dall’esecutivo l’allora assessore alle Politiche sociali Vincenzo Moltalbano, suo cugino, definito uno degli artefici del tesseramento “bulgaro”. Adesso non c’è dubbio che la nuova Pro Loco dovrà confrontarsi anche con il sindaco Capizzi.
Francesco Librizzi