Cittadinanza onoraria al Vescovo Muratore: l’opinione del già sindaco di Nicosia Antonello Catania

Cittadinanza onoraria al Vescovo Muratore: l’opinione del già sindaco di Nicosia Antonello Catania

Per meglio approfondire la questione sulla cittadinanza onoraria conferita al Vescovo uscente Muratore abbiamo deciso di incontrare Antonello Catania, già sindaco di Nicosia dal 2007 al 2012, periodo in cui si vide l’avvicendarsi tra il Vescovo Salvatore Pappalardo e il Vescovo Salvatore Muratore senza che però venisse conferita al Vescovo uscente la cittadinanza onoraria di Nicosia.

Prof. Catania, sicuramente un argomento che sta facendo molto parlare in questi giorni è il conferimento della cittadinanza onoraria al Vescovo Muratore. Leggendo quanto emerso nel consiglio di giorno 11 Maggio  sembra esserci una contraddizione stridente tra quello che dovrebbe essere il conferimento della cittadinanza onoraria (che sostanzialmente si esplica in opere e azioni) e la motivazione per la quale la si conferisce a Muratore, ovvero per i suoi “interventi”, “appelli” e “inviti”… in parole povere ci richiamiamo alla canzone di Mina “Parole, parole, parole”. Sembra quasi che abbiano fatto fatica a trovare un solo gesto meritorio con la conseguenza che se dovesse passare questo messaggio tecnicamente verrebbe conferita la cittadinanza onoraria a chiunque dirà “io amo Nicosia”. Lei è stato Sindaco durante i primi anni del mandato da Vescovo di Muratore e, peraltro, in questi 13 anni è stato certamente protagonista della vita politica nicosiana: come valuta questa scelta di conferire la cittadinanza onoraria al Vescovo Muratore? Quale azione (e non appelli o altro), a Suo parere, fatta da questo Vescovo potrebbe essere “quell’azione” da meritare la cittadinanza onoraria?

Tenterò di condurre affrontando le questioni poste con la maggiore oggettività possibile. E’ ovvio che io sono il meno adatto a dare un giudizio sulla attività pastorale svolta nella diocesi di Nicosia dal Vescovo S.E. Mons. Salvatore Muratore. Posso testimoniare, però, sulla importante e necessaria attività condotta da tantissimi anni a Nicosia e nell’intera Diocesi da gruppi e associazioni appartenenti alla chiesa cattolica, come la Caritas, i giovani di Azione Cattolica,  gli Scout, ecc. Il loro volontariato ha sempre rappresentato un notevole sostegno ai più deboli e una guida per una crescita sana e responsabile dei nostri giovani.  Il metodo col quale si è arrivati al conferimento della cittadinanza onoraria al Vescovo Muratore mette in evidenza, nel modo di operare dell’Amministrazione comunale, una mancanza  del senso del diritto e una superficialità. L’assenza di un regolamento preposto e oggettivo trasforma un Riconoscimento dal forte rilievo simbolico in una scelta personalistica che rischia di svilire lo stesso istituto della cittadinanza onoraria. In realtà la delibera del suo  conferimento non ha un supporto regolamentare, è poco motivata e fa riferimento ad elementi generici e di carattere generale, sovrapponibili con quelli di altri conferimenti avvenuti in tutta Italia. Colgo l’occasione dell’intervista, poi, per dire  dal mondo religioso in generale mi sarei aspettato un maggiore rigore sulla questione dell’Etica Pubblica nella nostra città. Noi abbiamo proposto in campagna elettorale che venisse indicato dal mondo cattolico un codice etico per l’amministratore comunale, dopo che diversi amministratori del comune di Nicosia erano stati coinvolti in fatti giudiziari. Non è stato sicuramente edificante vedere il Sig. Bonomo Ivan accanto al Vescovo, sul balcone delle autorità cittadine, la Domenica di Pasqua, considerato che egli ha una condanna in primo grado per concussione indotta per il suo ruolo di Assessore nella passata Giunta. Questa condanna gli  ha causato, con decreto del Prefetto di Enna, una sospensione per 18 mesi, ancora in corso, dalla carica di consigliere comunale e di presidente del consiglio.

Proviamo, adesso, a ragionare al contrario, ovvero diamo la cittadinanza onoraria solo per il fatto di essere stato Vescovo (che a questo punto sembra l’unica motivazione rimanente). In quest’ottica vi sarebbe una Sua mancanza, perché Lei era allora sindaco, per non aver conferito la cittadinanza onoraria a Mons. Pappalardo che ha lasciato l’incarico di Vescovo di Nicosia nel 2008 e, senza voler fare paragoni, ha ricoperto negli anni certamente ruoli di maggior prestigio. Perché ai tempi non avete conferito a Pappalardo la cittadinanza onoraria?

Io ho conosciuto S.E. l’Arcivescovo Emerito Salvatore Pappalardo sin dal suo insediamento come Vescovo della Diocesi di Nicosia nel 1998, in quanto ricoprivo la carica di Presidente del Consiglio. Ho stimato e apprezzato sempre Mons. Pappalardo per  la sua semplicità, per la sua  profonda umanità, per la sua visione aperta ed ecumenica della chiesa e per il suo impegno presso la nostra comunità. E’ suo il decreto del 31 maggio 2001 per la elevazione di San Felice a compatrono di Nicosia e sarà determinante il suo intervento per la successiva  canonizzazione nel 2005. Ricordo ancora, con grande emozione, mi ero appena insediato come  Sindaco, la affollatissima Assemblea  conclusiva del Sinodo Diocesano tenutasi in Piazza Garibaldi il 30 Giugno del 2007.  Quando ha lasciato la nostra città  per andare a Siracusa, a seguito del nuovo incarico di Arcivescovo, ho provato un profondo vuoto e un gran dispiacere, ma tutta la cittadinanza di Nicosia gli ha tributato i grandi onori che meritava e ad accompagnarlo a Siracusa c’era tutta l’Amministrazione comunale e una grande folla di fedeli.

Una cosa che fa sorridere è che non solo il conferire la cittadinanza onoraria è stata votata all’unanimità dei presenti (alla seduta erano assenti i consiglieri Li Volsi e D’Alio), ma sembra quasi che la minoranza si sia messa a fare “virtuosismi” nel voler non solo dare la cittadinanza onoraria ma addirittura di consegnare un ricordo a Muratore (proposta del Consigliere Giacobbe). Lei, essendo stato il candidato a Sindaco per la lista che ha fatto salire i componenti della minoranza, come valuta tutto ciò? È una linea “di partito” o un voto personale? Esiste un’opposizione in Consiglio Comunale? E sarebbe d’accordo di consegnare un ricordo (a spese dei contribuenti nicosiani?) a Muratore?

Inizio col dire che è doverosa da parte dell’Amministrazione consegnare un ricordo a Mons. Muratore a nome di tutti i cittadini in segno della riconoscenza per la sua attività pastorale e per rimarcare il nostro grande senso della ospitalità. Il tema del conferimento della cittadinanza onoraria credo che sia giusto lasciarlo alla libertà di opinione dei consiglieri comunali. Non è un argomento su cui si deve fare opposizione, anche se ai Consiglieri Comunali è stato detto  che era prassi conferire la cittadinanza onoraria ai vescovi alla conclusione del loro incarico. Come è stato detto prima a Nicosia questa prassi non c’era mai stata.  L’opposizione all’Amministrazione Bonelli è condotta in modo serio e costruttivo dai cinque consiglieri eletti nella lista “Liberi e Uniti”, arrivata seconda alle elezioni amministrative.

Sempre tornando su questa delibera, se proviamo a dare peso alle parole che sono scritte, sembra quasi che a qualcuno venga conferita la cittadinanza onoraria mentre a qualche altro venga tolta anche la cittadinanza semplice perché, nel momento in cui si parla di “tutta la popolazione” e del Consiglio Comunale che si è fatto interprete dei “sentimenti e la volontà della Cittadinanza di Nicosia”, vuol dire o che il Consiglio Comunale di Nicosia non sa “ben interpretare” oppure che tutte le voci dissenzienti a tale scelta non possono più godere di far parte di “tutta la popolazione”. Che cosa ne pensa?

Il diritto di cittadinanza e di libera manifestazione del proprio pensiero per tutti i cittadini sono inviolabili e credo che nessuno possa e voglia infrangere questi sacrosanti principi costituzionali. Il libero dibattito, anche quello che si sta sviluppando attorno all’argomento oggetto di questa intervista, è segno di grande civiltà e partecipazione democratica e deve servire a far crescere nella comunità la consapevolezza delle proprie scelte per il bene comune.

A conclusione di questa piacevole chiacchierata, dato che nel precedente articolo abbiamo proposto al Sindaco Bonelli di “guardarsi un po’ in giro” per conferire delle cittadinanze onorarie che davvero sarebbero date con l’assenso, magari non di tutta, ma sicuramente della maggioranza dei Cittadini. Gliene vuole suggerire qualcuna Lei?

Come detto in precedenza,  propongo che il Consiglio Comunale adotti uno statuto che regolamenti l’attribuzione della cittadinanza onoraria nella nostra città per il futuro. In questo modo si darà più valore alla onorificenza conferita, che acquisirà, così, un significato di indiscutibile oggettività.

Rimanendo in questa sorta “di gioco”: senza voler ovviamente “dettare l’agenda agli altri”, quale consiglio vuole dare al futuro Vescovo di Nicosia Mons. Giuseppe Schillaci per “meritarsi” la prossima cittadinanza onoraria? Insomma, che cosa si aspetta da questo futuro Vescovo rispetto a quello che c’è stato?

Se uno statuto, da approvare in tempi brevi da parte del Consiglio Comunale, prevedesse il conferimento della cittadinanza onoraria a tutti i vescovi della nostra Diocesi alla fine del loro mandato, non ci sarebbe sicuramente nulla da eccepire se anche a Mons. Giuseppe Schillaci venisse attribuito il riconoscimento di cui stiamo discutendo. Al nuovo Vescovo auguro un buon lavoro e una buona permanenza nella nostra città e nella nostra Diocesi. Poiché i cittadini dei nostri territori appartenenti alle zone interne più emarginate stanno  vivendo oggi momenti particolari e difficili, sia per ragioni storiche sia a seguito  della pandemia da Covid 19 prima e della guerra in Ucraina ora, auguriamo al nuovo Vescovo e a tutta la sua Chiesa che il loro immancabile impegno,  sia spirituale che sociale, possa contribuire  a rafforzare in tutti noi, ed in particolare nei giovani, la speranza per un futuro di pace e di sviluppo.

Alain Calò