Da Gagliano C.to si è alzato un grido di aiuto per il rilancio del settore tessile e sartoriale

Gagliano. Da Gagliano si è alzato un grido di aiuto per il rilancio del settore tessile e sartoriale. Durante il convegno, organizzato da Filctem e Cgil regionali, sono stati chiesti interventi a sostegno del comparto, per far ripartire le aree interne. Tra Enna e Caltanissetta sono presenti importanti esperienze di “sartoria sociale” con progetti rivolti alle donne vittime di violenza. In provincia di Enna, le imprese, che hanno prima risentito della crisi del 2008 e poi della pandemia, sono di piccole e piccolissime dimensioni. Dagli anni ’70 al 2000 il polo tessile di Valguarnera, Gagliano e Troina occupava circa mille lavoratori. Nonostante i numerosi problemi, sono comunque sorte esperienze significative, come quella della cooperativa nissena Etnos, che con il progetto di sartoria sociale Equodress dà lavoro, tra le province di Caltanissetta ed Enna, a donne delle case Rifugio, vittime di violenza. ll segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, ha detto: “Dalle eccellenze del sistema moda delle aree interne della provincia di Enna si è sviluppato un percorso significativo di solidarietà sociale che, attraverso il lavoro tessile, punta a creare e a formare professionalità creative, ma anche a dare opportunità di lavoro alle vittime di violenza attraverso i progetti e i laboratori della sartoria sociale sviluppati nelle case rifugio”. Nel corso del convegno sono state esposte bandiere dell’Ucraina e dell’Afghanistan realizzate dalle donne delle case rifugio come messaggio di pace e solidarietà. Oggi il settore nell’ennese soffre di difficoltà di accesso al credito, di carenze infrastrutturali, di lentezze burocratiche. Il segretario della Filctem Cgil di Enna, Alfredo Schilirò, ha descritto la situazione e ha avanzato la richiesta di “interventi di emergenza per gestire la crisi, per salvaguardare le professionalità, per accompagnare le imprese nella ristrutturazione, per tutelare occupazione e redditi”. Filctem e Cgil chiedono per il settore la riduzione del cuneo fiscale; misure di tutela dei lavoratori, come il finanziamento di un piano di prepensionamenti; il prolungamento della durata della Naspi e il finanziamento di politiche attive per il reimpiego. Per il sindacato sono inoltre necessarie “misure di politica industriale a sostegno del settore”, così come accordi di rete, consorzi e creazione di nuovi distretti produttivi”. Sollecitate anche misure di sostegno all’innovazione creativa e l’introduzione di nuove agevolazioni per favorire nuovi investimenti nel settore. L’iniziativa è stata conclusa dalla segretaria nazionale Filctem, Sonia Paoloni.
Valentina La Ferrera