Aidone. Percettore reddito minimo timbrava cartellino e si allontanava per fare l’idraulico in nero

A seguito di articolate indagini di P.G., coordinate dalla Procura della Repubblica di Enna, personale del Commissariato distaccato di P.S. di Piazza Armerina, ha dato esecuzione alla misura cautelare interdittiva della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio o servizio per mesi dieci – giusta Ordinanza emessa dal G.I.P. del Tribunale di Enna a carico di un beneficiario del reddito minimo di inserimento di Aidone.

In particolare, l’attività di indagine portata avanti dalla Polizia di Stato del Commissariato di P.S. di Piazza Armerina, ha acclarato come il beneficiario del reddito minimo di inserimento in questione, attestava falsamente la propria presenza in servizio dopo aver timbrato il proprio badge, per poi allontanarsi ingiustificatamente e arbitrariamente, per buona parte dell’orario di servizio, al fine di attendere alle proprie personali occupazioni ovvero a svolgere l’attività di idraulico “in nero”. Da tale comportamento, reiterato, deriva il nome dell’operazione de qua.

L’attività investigativa approntata con numerosi servizi di appostamento, pedinamento e con l’ausilio di attrezzature tecniche ha evidenziato incontrovertibilmente l’abitualità dello svolgimento dell’attività lavorativa “parallela” in nero di idraulico da parte dell’indagato, con conseguente danno erariale a carico dell’ente locale.

Il soggetto è stato quindi indagato in stato di libertà per truffa aggravata ed a suo carico è stata disposta la misura cautelare interdittiva della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio o servizio per mesi dieci.