Enna. Sindaco Dipietro all’angolo su “città universitaria” e “panoramica”
di Massimo Greco
Il comune denominatore delle due riunioni è stata la figura del Sindaco di Enna Dipietro, sostanzialmente messo all’angolo da un Consiglio comunale che all’unisono ha manifestato l’esigenza di abbandonare “scontri istituzionali”, “carte bollate” e “ripicche personali” per il bene della città. Infatti, come se ciò non fosse bastato, la riunione indetta dal Commissario Di Fazio sulla “panoramica” è stata disertata dallo stesso Sindaco Dipietro, così mancando di rispetto istituzionale anche all’Assessore regionale Falcone recatosi a Enna per manifestare il sostegno del Governo regionale sulla complessa procedura tecnica ed amministrativa dei lavori in questione. Duri i commenti dei Consiglieri Dario Cardaci, Gaetana Palermo e Stefania Marino, che non hanno mancato di sottolineare il proprio rammarico per non avere il Sindaco colta l’occasione di “terzietà” assicurata dal rappresentante del Governo regionale.
A questo punto la questione in ordine alle modalità di esercizio della funzione pubblica, a cui sono chiamate le Istituzioni in relazione ai principi di fedeltà alla Repubblica e di leale collaborazione, non è più rinviabile in considerazione che ciascun pubblico potere incontra nell’autonomia costituzionale, che ne definisce le competenze, un limite soggettivo del potere di esternazione, perché tale potere costituisce in ogni caso il fedele svolgimento delle competenze di quel determinato organo così come le stesse sono definite dalla Costituzione. Tutti gli organi pubblici sono poi chiamati a conformare il proprio potere di esternazione al dovere di disciplina e onore che caratterizza l’azione di coloro che esercitano una funzione pubblica ai sensi dell’art. 54, comma 2, della Costituzione e il dovere di fedeltà e onore riconduce l’esternazione stessa a un’esatta interpretazione dei valori