Enna: L’ex premier Giuseppe Conte: Aiutateci con i vostri voti a governare la Sicilia

Enna: L’ex premier Giuseppe Conte: “Aiutateci con i vostri voti a governare la Sicilia. L’Isola ha bisogno di cambiamento. Saremo sempre con i più deboli”.

(Enna). Ancora un bagno di folla per il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, questa volta ad Enna, città un tempo marcatamente del Partito democratico. L’ex premier è arrivato, questa mattina, intorno alle 10, intrattenendosi per oltre un’ora con i cittadini. Accolto dall’applauso di diverse centinaia di persone che lo aspettavano da circa mezzora, poi selfie, strette di mano, con Conte che ha sottolineato che il Movimento non si stancherà di sostenere le battaglie a favore delle famiglie e dei più deboli. Il confronto con la gente avviene lungo il Viale IV Novembre dove in questi giorni si svolge la “fiera di settembre”. Ad accogliere l’ex premier la candidata ennese al Senato, Cinzia Amato, rimasta fedelissima al Movimento, ma anche gli attivisti di Leonforte e Assoro, i quali, a nome dei produttori agricoli, gli offrono una confezione di pesche. Dice Cinzia Amato: “Onorata di accogliere il presidente Conte nella nostra Enna e di potergli rappresentare, a nome di tutti i cittadini della nostra provincia, la voglia di riscatto che da anni nutriamo. Siamo sempre stati oggetto di bacini elettorali per una politica che non ha mai puntato allo sviluppo di questo splendido territorio. Lo testimoniano- continua Cinzia Amato- l’altissimo livello di disoccupazione giovanile, lo spopolamento delle nostre città e l’alta percentuale dei fruitori del reddito di cittadinanza, che in provincia di Enna sono 12 mila. Reddito che solo il governo Conte difenderà a spada tratta. La visita di questa mattina-conclude la candidata al Senato- è stata anche un’occasione per incontrare la rappresentanza degli ambulanti, i quali da anni chiedono tutela e riconoscimento per il loro lavoro, attenzione avuta solo da parte del Movimento 5 stelle che ha dedicato una parte del programma elettorale alla loro categoria”. Un giro veloce tra le bancarelle della fiera, insieme al candidato alla Regione, Nuccio Di Paola, e ai rappresentanti del Movimento ennese e della provincia, foto con i cittadini, qualcuno gli grida “Conte salvaci tu”, sino a raggiungere l’imbocco con piazza Europa. Lì l’ex premier prova a parlare alla pancia degli ennesi e dice: “Aiutateci a vincere le elezioni regionali. Questa terra ha bisogno di un cambiamento, andando da soli possiamo rispettare gli impegni presi, come la transizione ecologica”, aggiungendo: “Se dovesse vincere il nostro candidato Nuccio Di Paola, lui sarà a vostra completa disposizione, non dovrà distrarsi dai processi in corso, come qualche altro candidato. Per noi la legalità è un cavallo di battaglia”. Conte trova anche il tempo, durante l’incontro con la stampa, di attaccare l’attuale premier Draghi, dicendo:”C’è stato un fallimento in Europa, non si è travata nessuna strategia comune per il gas, e sull’Ucraina anche ieri, Draghi, non ci ha detto quale sia stata la sua strategia per uscire dal conflitto”. Partito giovedì da Catania, il leader dei Cinque Stelle concluderà questa sera il tour elettorale in Sicilia. Una terra che in passato ha strizzato l’occhio al Movimento. Cinque anni fa l’impresa di conquistare la Regione, con il candidato a governatore, Giancarlo Cancelleri, svanì per poco. Vinse Nello Musumeci. Il Movimento, in questi anni, ha lavorato insieme al Partito democratico, ma naufragata l’alleanza in campo nazionale anche in Sicilia i 5 Stelle hanno deciso di correre da soli, candidando il loro portavoce all’Assemblea regionale Nuccio Di Paola, che ha proposto: “Fuori la politica dalla Sanità, attenzione ai giovani e taglio bollette”. Una terra dalle mille contraddizioni, la Sicilia, ma dalle grandi potenzialità. Il settore dei Beni Culturali e quello dell’agricoltura potrebbero giocare un ruolo fondamentale per la crescita dell’Isola, così come la branca turistica che non riesce però a fare quel salto di qualità, forse perché frenata anche dalla mancanza di importanti infrastrutture. Il Pnrr, in tal senso, sarà davvero in grado di dare quella boccata d’ossigeno che in particolar modo la Sicilia si aspetta? Intanto precariato e Reddito di cittadinanza la fanno da padrone nell’Isola. A proposito del Reddito: è una misura sociale che ha aiutato diverse famiglie durante i due anni di Covid e continua ad aiutarle ma certamente va meglio regolamentato, perché troppi sono stati i furbetti e troppe le truffe scoperte dalla Guardia di finanza. Il 25 settembre si vota, poi con l’arrivo dei mesi freddi occorrerà fare subito i conti con rincari di luce e gas, che rischiano di far chiudere migliaia di aziende e impoverire le famiglie italiane. A Catania, per due settimane, ha chiuso “Acciaierie di Sicilia”, mandando 500 dipendenti in cassa integrazione. Il rischio è quello di una tenuta sociale, Quale dovrà essere allora la risposta della classe politica, Conte, alla nostra domanda, ci risponde: “Non possiamo scaricare sui cittadini una maggiore tassazione, perché con l’inflazione e con il caro bollette è un aggravio sulle famiglie che non può essere retto. Non mi sento di dire- ha continuato Conte- che l’economia stia andando bene. I provvedimenti tampone non possono essere una soluzione, ecco perché noi abbiamo detto che ci vuole una strategia comune in Europa e un negoziato di pace per la fine della guerra”. Il tour a Enna di Conte si chiude tra gli applausi, ma si fanno sentire anche le voci degli ambulanti, come quella di Giuseppe Mallardo, 39 anni, sposato padre di due figli, originario della Campania ma da tempo residente ad Agrigento, che ci dice:”A Conte chiedo di sistemare la Sicilia che sta morendo definitivamente. Oggi si sta malissimo, non si riesce, in molti casi, a fare la spesa”. Partiti e Movimenti politici in questi giorni stanno presentato i programmi cercando di convincere gli elettori. Pochi giorni ancora di campagna elettorale, poi sarà l’urna, nel momento più alto della democrazia, a dare il responso.
​Francesco Librizzi