Asp di Enna, costituita la nuova delegazione trattante, la Rsu: “Adesso al lavoro sulla contrattazione decentrata”

Si è insediata all’Asp di Enna la nuova delegazione trattante composta dagli Rsu eletti alle scorse consultazioni.
Tanti i temi che dovranno essere affrontati, con un approccio che, evidenziano i rappresentanti sindacali unitari appartenenti alla delegazione dovrà essere sempre di piena sinergia.

“Grazie allo spirito di collaborazione e proposizione fra parti sociali e parte pubblica, nonostante il grave periodo trascorso – dicono – l’Asp di Enna si distingue da altre realtà regionali per avere strutturato un iter regolamentare teso a valorizzare e migliorare l’approccio all’assistito, non solo sotto il profilo diagnostico strumentale con dotazione di apparecchiature all’avanguardia ma, anche, con un approccio umano, quasi familiare degli operatori nei confronti di ogni assistito. Di questo onore e merito ad ogni lavoratore dell’Asp di Enna. Crediamo che la qualità sia la cura non solo di macro processi dettati dal mero comando, ma l’attenzione al quotidiano a potere pensare cosa migliorare insieme come se fossimo noi al centro del bisogno di salute. Questa impostazione del direttore generale Francesco Iudica, che ha sin da subito ascoltato ogni istanza, senza mai farsi condizionare da speculazioni esterne, ha fatto sì che l’Asp di Enna, ad oggi, sia l’unica Azienda, sicuramente nella Regione Sicilia se non in Italia, ad essersi dotata di uno strumento normativo di Welfare Aziendale”.
I sindacalisti rimarcano inoltre come siano state sanate le divergenze tra le varie organizzazioni sindacali, e ritengono che “posizioni diverse ma uniti per uno sforzo ancora maggiore nel migliorare ancora di più ciò che è una missione. Sono state rispettate le legittime ambizioni di progressione di carriera e sanati anni ed anni di ritardi nell’erogazione di istituti economici. Non mettiamo bandiere – continuano -. Non ci vogliamo incensare, ma rendere il giusto a chi fa. E noi tutti insieme abbiamo fatto. Ma non ci basta, abbiamo chiesto ed ottenuto una convocazione per mettere a regime calendarizzato e certo ogni emolumenti economici dovuti. Immaginiamo un’azienda nell’articolazione del suo atto aziendale pronta in ambito ospedaliero e territoriale e dove possiamo cerchiamo di non rendere così vana o speculativa la fiducia dataci dai laboratori e non rendere sterile la nostra attività nel tempo che ci è dato”.