Valguarnera: sit-in di protesta di Luna Onlus, associazione disabili a cui non è stata ancora riassegnata la sede dal Comune

Valguarnera. Luna Onlus, l’associazione che si occupa dal 2008 di soggetti disabili è da qualche settimana senza locali, poiché il Comune non ha ancora loro rinnovato il contratto. Il motivo è dovuto al fatto che per alcune associazioni che hanno in comodato d’uso gratuito i locali comunali, l’Ente ha elaborato un nuovo bando che in attesa di essere del tutto espletato, qualcuna di loro al momento è senza sede. Come nel caso di Luna Onlus.

La sgradevole situazione però, per il sodalizio guidato da Salvatrice Simonte che non è una associazione qualsiasi è diventato un calvario, perché i ragazzi una ventina in tutto e le loro famiglie chiedono di ritornare al più presto nella loro sede e svolgere al pieno le loro attività. Un grido d’allarme però, che al momento non ha avuto riscontro da parte del Comune. Ricordiamo che la sede ove hanno sin’ora operato, fu assegnata nel marzo del 2017 dal Comune con tanto di inaugurazione da parte della sindaca Draià ed è quella che si trova al piano terra della scuola Mazzini. Si ricorda pure che essa subito dopo fu rimessa a nuovo in quanto fatiscente, grazie a contributi elargiti dalla cittadinanza e grazie ad artigiani locali che prestarono gratuitamente la loro opera. Adesso giustamente, dopo tanti giorni di attesa per cavilli burocratici che non trovano spiegazione, reclamano a gran voce di riavere i propri spazi. Tanto che nel pomeriggio di sabato, nel piazzale antistante la loro sede, hanno organizzato un sit- di protesta, in presenza di genitori, semplici cittadini e consiglieri comunali, che hanno chiesto a gran voce all’amministrazione di far presto e non perdere ancora tempo. In tanti si chiedono: si possono lasciar fuori dalla propria sede ragazzi disabili per cavilli burocratici? Si è tenuto conto che per questi ragazzi quella sede rappresenta la loro vita? Per loro è tutto: essa infatti, oltre ad attività ludico-ricreative serve per attività di studio, per attività rieducative, terapeutiche, fisioterapiche e tanto altro. La presidente Salvatrice Simonte non si arrende e su questa grave situazione intende andare sino in fondo. Fa sapere intanto, di aver fatto tutto quello che c’era da fare. Di aver partecipato al nuovo bando, di aver prodotto tutta la documentazione necessaria,di aver seguito scrupolosamente l’iter procedurale, ma è ancora in attesa di risposta. Non chiede corsie preferenziali, ma chiede di esercitare il sacrosanto diritto di tanti ragazzi sfortunati di poter rientrare nella loro sede, senza se e senza ma, perché il diritto dei più deboli va sempre rispettato. Il consigliere Luca Bonanno che si era candidato alle ultime elezioni soprattutto per dare voce ai più deboli ed ai disabili non riesce a digerire tutto ciò e così commenta: “Per l’amministrazione comunale quest’ultima perla rappresenta una macchia nera che rimarrà indelebile nel tempo. L’amministrazione comunale si permette di mettere in mezzo ad una strada proprio ragazzi che chiedono di essere aiutati”.
Rino Caltagirone