Troina. Silvio Ruberto uno dei pochi ricercatori al mondo di Storia Medievale Comparata

“Sogno di perseguire un nuovo metodo di studio della storia, che ponga sullo stesso piano quella europea e non-europea, con tutta l’umanità che ci sta dietro”.
A parlare dei suoi sogni è Silvio Ruberto, chiamato da tutti Lorenzo, un giovane troinese, di appena 28 anni, che è destinato a diventare uno dei pochi ricercatori al mondo di Storia Medievale Comparata.
Partito da Troina alla volta di Bologna, Lorenzo, ha frequentato la triennale in Lingue Mercati e Culture dell’Asia, con specializzazione in cinese uno dei traguardi più difficili da raggiungere. Lorenzo, infatti, è stato l’unico del dipartimento di Bologna a realizzare lo scambio con l’Università di Pechino. “È stato in Cina che ho capito l’importanza di fare storia comparata per creare una narrativa storica condivisa, spiega Lorenzo. Credo che ciò sia molto importante in questa seconda guerra fredda che stiamo vivendo”.
Successivamente, ha fatto avanti e indietro tra l’Italia e l’Olanda, per la seconda triennale in Storia Europea, all’Università di Utrecht, nei Paesi Bassi. Ed infine, un master di ricerca, al quale possono accedere solo i più meritevoli. E Lorenzo non è solo meritevole, nonostante sia ancora al master di ricerca e non al dottorato, è già un affermato studioso, richiesto alle più prestigiose università del mondo, per tenere conferenze sui propri studi.
“Quest’anno ho già tenuto cinque conferenze a Cambridge, ad Amsterdam, a San Miniato, per l’Australian Catholic University e per l’Utrecht University, racconta ancora Lorenzo, per l’anno prossimo ne ho già in programma due, a Leeds, nel Regno Unito, e nel Michigan, negli Stati Uniti”.
Un traguardo in itinere, che Lorenzo ha raggiunto con tanti sacrifici.
“Per un periodo, ho lavorato per Just-it, il servizio di consegna pasti, racconta Lorenzo, e ho fatto il caposala in una catena di ristoranti italiani, e lo dico senza vergogna. Ho dovuto mantenermi per riuscire a studiare negli ultimi 10 anni e realizzare il mio sogno. È molto difficile organizzare un dottorato di ricerca in Storia Medievale Comparata. Un tema raro e apprezzato in tutto il mondo, qualcosa che ancora manca. In Olanda negli ultimi due anni sono stati incaricati due professori ordinari, proprio su questo argomento, ma si occupano di Europa e Giappone, non Europa e Cina come me”.
Lorenzo è destinato a diventare uno dei nomi illustri della nostra terra, dove probabilmente però non tornerà più.

“Non penso di tornare in Italia, spiega Lorenzo, perché quello che faccio non è praticato nell’ambito accademico italiano, che forse da più enfasi alla storia giuridica. Inoltre, non ho mai apprezzato i formalismi che ci sono in Italia. Nei Paesi Bassi vengono destinati più fondi all’università e alla ricerca, e le classi sono in forma seminariale, con professori più vicini agli studenti, questo permette di maturare un pensiero proprio”.
Una mente come poche, quella di Lorenzo, che nonostante si appresti a diventare un’illustre ricercatore, conserva quella umanità e quella semplicità, che solo i grandi possiedono.
“Il mio interesse per la storia comparata nasce dalle riflessioni che ho fatto al tempo del liceo su come sono scritti i manuali di storia che si studiano nelle scuole, che si focalizzano su certi periodi e su certe aree geografiche in maniera arbitraria. La costruzione di questa narrativa fa crescere le generazioni con un’idea distorta di quella che è la storia dell’umanità”.
Sandra La Fico