Valguarnera: bocciato il conto consuntivo 2021. Palla passa a commissario ad acta. Accuse tra sindaca e consiglieri

Valguarnera. Bocciato dal Consiglio Comunale il Conto consuntivo 2021. Troppe criticità ed un disavanzo di circa 400 mila euro, hanno indotto i consiglieri comunali all’estrema conseguenza. A bocciare il Piano che aveva ricevuto il benestare dei revisori contabili, i consiglieri Filippa D’Angelo, Luca Bonanno, Enrico Scozzarella, Angelo Bruno, Filippa D’Angelo e Giuseppe Speranza. Favorevoli gli unici due dei quattro di maggioranza presenti in Aula, il consigliere-assessore Carmelo Auzzino ed Enrico Capuano. Astenuta Gaetana, Telaro, assenti invece Antonino Draià e Sara Pecora, vicini alla sindaca. Sarà adesso un commissario ad acta inviato dalla Regione ad approvarlo. Che la bocciatura di questo importante documento contabile era nell’aria si sapeva, ma si ha l’impressione che esso rappresenta il preludio all’altro documento più importante che ancora dovrà varcare l’Aula, il Bilancio di Previsione 2022, la cui bocciatura comporterebbe di sicuro lo scioglimento del Consiglio Comunale. E visto l’aria che tira è tutto possibile. Certo è, la sindaca ha perso da parecchio tempo ormai la maggioranza consiliare, sino ad oggi può contare di 4 consiglieri su 8. D’Angelo, Bonanno, Scozzarella e Telaro hanno salutato ormai da tempo, nonostante gli ultimi due, che pur dichiarandosi ancora di maggioranza, di fatto, votano quasi sempre col resto dell’opposizione. Le motivazioni che hanno indotto la “nuova” maggioranza a votare contro lo strumento contabile sono sia di ordine politico che amministrativo. Di ordine politico da quando la sindaca ha perso la maggioranza, considerato che tutti gli strumenti contabili precedenti erano stati sempre difesi e votati all’unanimità; di ordine amministrativo perché il notevole disavanzo, pur non preludendo al dissesto economico- finanziario come rilevato in Aula dai revisori contabili, a detta della “nuova maggioranza consiliare” sono tutte da addebitare alla gestione della sindaca Draià che parte dal 2015. Gestione definita “personalistica, familiare e smisurata” in particolar modo per le spese che riguardano gli incarichi legali e i contenziosi giudiziari aperti. Non sono mancati in Aula, come era prevedibile, i momenti delle accuse tra sindaca e consiglieri di nuova maggioranza, con quest’ultimi che hanno accusato la sindaca in particolar modo, sulla vicenda “Luna Onlus”, sulla demolizione della “Villa Falcone Borsellino” e sulla conduzione dei lavori del nuovo edificio scolastico “Angelo Pavone” e con la sindaca che li ha sfidati a sfiduciala, se hanno i numeri. “Ho sentito frasi ignobili sul mio conto. Che mi dovevo vergognare, che non sono degna. Mi sono permessa –ha detto nella mattina seguente tramite il solito video- di mettere all’angolo la vecchia politica, quella politica che non dava conto a nessuno del loro operato, adesso mi vogliono mettere all’angolo, che lo facciano, se hanno i numeri, attraverso la sfiducia”.
Rino Caltagirone