Fidapa Nicosia contro la violenza sulle donne con Anna Vasquez e yarn bombing

Nicosia. La locale sezione della Fidapa ha partecipato alla giornata internazionale contro la violenza sulle donne con un ricco programma di manifestazioni che si sono svolte giovedì.

Nella mattinata gli studenti del liceo F.lli Testa hanno incontrato Anna Vasquez, che ha scritto il romanzo “Quei passi” in cui racconta gli effetti devastanti prodotti dello stupro sulla donna, che non soso solo danni fisici, e come superali. Nel pomeriggio ci sono sati altri due eventi: l’inaugurazione della mostra di Yarn Bombing allestita in via Giovanbattista Li Volsi decorando gli alberi con dei filati lavorati all’uncinetto alla quale è seguita la presentazione del libro “Quei passi” di Anna Vasquez nell’auditorium del liceo F.lli Testa. Dopo i salti istituzionali del sindaco Luigi Bonelli e del dirigente scolastico Josè Chiavetta, hanno conversato con Vasquez sul tema del romanzo Rita Scinardi, presidente della Fidapa di Nicosia, e Maria Luisa Latona, consigliera della sezione Fidapa di Nicosia. Hanno arricchito la conversazione la lettura di brani del libro che ne hanno fatto gli studenti e le studentesse Sofia Acacia, Sharon Amoruso, Luca Crifò, Salvatore Misuraca, Francesca Montana, Antonio Murano e Marta Porcello, un paio di canzoni famose suonate al pianoforte dal maestro Salvatore Lo Votrico e infine un assolo della danzatrice Martina de Luca.

Musica e danza coerenti al tema al centro del libro e della giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Dalla conversazione di Scinardi e Latona con Vasquez si ha avuta la conferma che dalla lettura dei buoni romanzi che sanno ben raccontare episodi di vita vera si possono trarre diversi spunti di riflessione. Certo, il tema centrale del libro della Vasquez è lo stupro che la donna subisce e come ne esce dal baratro della sofferenza psicologica, ma ci sono anche altri temi come l’amicizia, il rapporto di coppia, la religione e lungo percorso di emancipazione delle donne fatto di piccoli e grandi passi.

Uno di questi passi è l’aver cambiato nel 1996 nel codice penale la definizione della violenza che la donna subisce: non più reato contro la morale o l’onore del marito, come se la donna che n’è vittima non esista, ma reato contro la persona.
Silvano Privitera