Valguarnera. Ex Presidente Parco Floristella: Palazzo Pennisi sia sede del museo regionale geominerario

“Rivolgo un appello alla vice presidente dell’Ars Luisa Lantieri e all’assessore regionale Elena Pagana, affinchè si impegnino in merito al Palazzo Pennisi di Floristella che attende da tempo di essere decretato Museo regionale dello zolfo della Sicilia, così come anche per il finanziamento delle opere da realizzare per renderlo fruibile”. A parlare è il primo presidente del Parco minerario Salvatore Trapani, nominato nell’ottobre del 1993, che pose le basi per il recupero del sito facendolo diventare una realtà preziosa del territorio. “Le numerose attività svolte in tutti questi anni dall’Ente parco – sostiene Trapani – e l’apprezzamento espresso dai visitatori sono merito di anni di lavoro di chi vi ha operato con impegno; e che ha permesso di raggiungere risultati estremamente importanti, registrati in tante manifestazioni. Ora quello che manca per il completamento del parco Floristella, sito tra l’altro incluso nel Rocca di Cerere Unesco Global Geopark, è la necessità che finalmente si vada al compimento dell’iter per destinare il Palazzo Pennisi a sede del Museo regionale geominerario”. Trapani, da sempre impegnato nella realizzazione di esperienze che integrino la tutela e la valorizzazione delle miniere e il mondo che esse rappresentano, ha compiuto studi e ricerche che sono confluiti in un suo documentato volume dal titolo “Donna Flo”. “Cultura – afferma ancora Trapani- non vuol dire solo antichità classiche, arte moderna e contemporanea, ma anche attenzione a preservare le tracce di una storia sociale e antropologica come quella legata alle miniere, che ha lasciato in Sicilia numerose, corpose e monumentali testimonianze materiali, che costituiscono un patrimonio da riconoscere, conservare e valorizzare. Una storia che ha modificato in maniera profonda il territorio e la vita delle popolazioni dell’entroterra siciliano. Per questo è importante che realtà come quella del parco di Floristella, in cui gli elementi naturali e quelli prodotti dalla mano dell’uomo sono mescolati, dando vita ad un ambiente unico e particolarmente suggestivo, vadano valorizzati nella sua interezza, attraverso un museo, in modo da portare a nuova vita secoli di storia”.
Giacomo Lisacchi

Interpellato sulla questione sollevata dall’ex Presidente, risponde l’Avv. Piero Patti, attuale Presidente:
“Da quando mi sono insediato il mio primo e unico pensiero è stato rivolto alla valorizzazione del parco con il suo fiore all’occhiello rappresentato dal palazzo Pennisi per riportarlo al suo antico splendore. A tal proposito riscontrando una particolare sensibilità da parte del nuovo soprintendente arch. Di Franco è stato fissato per la prossima settimana un sopralluogo operativo dei tecnici della soprintendenza titolari del progetto al fine di apportare i necessari aggiornamenti per la creazione del museo dell’arte mineraria. A quel punto sarà necessario l’impegno di tutti i coloro i quali hanno a cuore lo sviluppo del nostro territorio deputati regionali, nazionali e non attivarsi per reperire le risorse necessarie al raggiungimento dello scopo che ci siamo prefissi. A tal fine ho già chiesto un incontro con il nuovo assessore ai BB. CC.”.