Nicosia. Addio al dottor Alberto Murè

Ci sono persone che hanno cavalcato la storia di un territorio a tal punto da poterle definire “Istituzioni”. Ma questo attributo, di facile uso nel momento della scomparsa di qualcuno e quindi nel servile encomio da parte di altri, ben si addice al dottor Alberto Murè non perché lo diciamo noi ma perché a parlare sono i fatti. Passate in questi giorni a Nicosia e capirete che il termine “Istituzione” al dottore Murè è un qualcosa di concreto. I Nicosiani (e non solo) piangono il medico professionista, il politico sensibile, l’amico e, in tutto ciò, l’Uomo Murè. Un Uomo che è passato in questo mondo con garbo e autorevolezza, un galantuomo di grande professionalità. Eh già, forse ciò che ben si addice al dottore Murè è proprio il termine “galantuomo”, un Uomo che ha goduto di grande stima perché ha saputo meritarsela sul campo. Una persona saggia alla quale tutti si rivolgevano per attingere da quella inesauribile disponibilità per avere un consiglio. E lui, il Dottore Murè, era sempre pronto, sempre vicino a chiunque. E chiunque vedeva in lui una sicura figura, insomma… un’Istituzione.




E come tutte le grandi Istituzioni si pensa sempre a loro come qualcosa di immortale. E quando muoiono la commozione diventa grande, di tutto un popolo. E poche persone riescono ad unire un intero popolo. Ma i grandi non muoiono mai perché, in fondo, sono veramente immortali. E sappiam bene che il dottore Murè resterà sempre vivo nel ricordo di quanti lo hanno conosciuto.
Alain Calò