Calascibetta. Plesso infanzia Cicirello, Presidente Consiglio: non chiuderà

Calascibetta. “Si è fermamente convinti che la chiusura di una scuola comporti la riduzione di un servizio e, quindi, un sicuro fallimento dei pubblici poteri di un’Amministrazione nei confronti delle piccole comunità, che di contro dovrebbero essere rappresentate e garantite. Si conviene sulla necessità di intraprendere in forma stabile iniziative e comportamenti volti alla riduzione dei consumi energetici e degli impatti ambientali, ma non certamente risparmiare sull’unica scuola dell’infanzia presente nell’area sud e, ancor più, determinando una serie di sconvolgimenti nell’allocazione ordinaria degli alunni degli altri segmenti scolastici ben distribuiti nei locali, adeguati alle normative di sicurezza”.

Così la Cisl provinciale, a firma del segretario Fabio Russo, interviene sull’ipotesi di chiusura del plesso scuola infanzia in contrada Cicirello a Calascibetta. A destare preoccupazione, nei giorni scorsi, tra i genitori dei piccoli ragazzi e tra il dirigente scolastico, Maria Concetta Messina, una Pec del Comune di Calascibetta indirizzata al dirigente dell’Istituto Comprensivo “Santa Chiara” di Enna, di cui fanno parte i plessi scolastici xibetani. Nel documento si legge: “A causa del processo di razionalizzazione dei costi che questo Ente deve intraprendere dal primo gennaio 2023, sarebbe auspicabile, se non necessario, disattivare l’utenza riferita all’energia elettrica e al gas del plesso Cicirello, per cui occorre trasferire la classe dell’infanzia o nel Plesso “Giovanni Verga” di Via Maddalena (scuola secondaria di primo grado) o in quello di piazza Umbero I (scuola primaria). L’Ente, durante le vacanze natalizie, si farà carico di provvedere al trasloco di arredi, materiale didattico e a tutto ciò che al momento si trova nella sede del Plesso Cicirello, nonchè alla sistemazione dell’aula nel nuovo plesso designato”. Sino ad oggi tutto è rimasto come prima, con il plesso Cicirello, idoneo e funzionale, che ospita una sola classe dell’infanzia, con 20 bambini, le altre tre sono invece ubicate nella struttura di scuola primaria, in piazza Umberto I. Una Pec, quella del Comune, che ha provocato mugugni tra la Scuola, alcuni genitori e l’Ente, intervenuto con l’assessore all’Istruzione Maria Rita Speciale: “Non capisco la polemica in quanto non si tratta di accorpamento delle classi, che rimarranno quattro, bensì di sistemarle in un unico plesso”. Una vicenda che rischia di diventare un caso politico. Se ne discuterà infatti il possimo 3 gennaio, alle 18, durante il Consesso civico chiesto dalla minoranza consiliare “Patto civico per Calascibetta”.




Intanto, il presidente del Consiglio comunale, Salvatore Cucci, ha ribadito che il plesso non chiuderà. “L’intenzione-ha spiegato Cucci- è solo quella di fare pressioni affinchè il dirigente scolastico possa mettere in atto tutti i provvedimenti necessari per il trasferimento di almeno due sezioni della scuola materna dal plesso situato in piazza Umberto I, non idoneo a ospitare circa 60 bambini, al plesso di contrada Cicirello, funzionale secondo legge”. Una struttura dove i piccoli hanno gli spazi adeguati per giocare e dove i servizi igienici sono stati realizzati a norma per l’infanzia. Insomma, nessun accorpamento di classi, anche perchè la scuola mantiene il codice meccanografico e formalmente come tale il numero dei plessi, ma solamente un modo per collocare le sezioni in un unico edificio, strutturalmente adeguato alla scuola dell’infanzia.
Francesco Librizzi