Troina. “La follia di un prete”. I viandanti” in scena in uno spettacolo dedicato a padre Luigi Ferlauto

L’emozione era palpabile in sala, ma soprattutto tra gli attori della compagnia “I viandanti”, che hanno messo in scena al teatro dei “500” di Troina, uno spettacolo dedicato a padre Luigi Ferlauto, fondatore dell’Oasi di Troina, dal titolo “La follia di un prete”.

Lo spettacolo, per la magistrale regia di Marisa Privitera, che ne ha curato anche i testi, ha visto il coinvolgimento della scuola di danza ASCD Atlantide di Troina, e di Giuseppe Rapisardi per i canti, facendo il tutto esaurito.
“Io ho conosciuto padre Ferlauto, perché mio padre lavorava all’Oasi, racconta la regista, Marisa Privitera, ma molti, soprattutto i giovani, non hanno avuto la fortuna di conoscere colui che ha cambiato le sorti dell’entroterra siciliano. Con questo spettacolo, abbiamo voluto far conoscere la sua storia, il suo coraggio, la forza di andare avanti tra mille difficoltà”.
Lo spettacolo, messo in scena sotto forma di musical, ha raccontato di come prese il via il progetto dell’Oasi, dall’incontro con Pio XII, che regalò a padre Ferlauto cinquecentomila lire, alla scelta fatta da tante volontarie, di dedicare la propria vita all’ambizioso progetto, di realizzare un luogo per i più deboli.
“Quando l’Oasi aprì i battenti, continua Marisa Privitera, assolse anche al ruolo di orfanotrofio, e molti bambini furono affidati alle cure amorevoli delle volontarie. Io ho voluto integrare le testimonianze di alcuni di loro all’interno dello spettacolo, per raccontare l’amore di questo prete per il prossimo”.
A conclusione dell’anno a lui dedicato, per i cento anni dalla nascita, padre Luigi Ferlauto è stato omaggiato con un ricordo che ha voluto essere un sussulto.




“Padre Ferlauto ha fatto tantissimo, per noi troinesi, conclude Marisa Privitera, ma anche per tanta gente venuta da lontano, non solo a lavorare, ma a portare i propri figli in cura all’Oasi. Dopo la sua morte, a noi tocca un importante compito, quello di continuare a far vivere il suo spirito e i suoi ideali e tramandarli alle nuove generazioni”.
A 11 anni dal loro debutto, la compagnia de “I viandanti”, con questo spettacolo, ha confermato il suo importante impegno all’interno del panorama locale, non solo quale punto di riferimento e di svago, per tutti coloro che con grande impegno si dedicano a questa passione da anni, ma anche come strumento per diffondere importanti valori sociali.

Sandra La Fico