Enna. I futuri candidati alla Provincia

La prospettiva che si possa ritornare a votare per le Province ha generato nuovi appetiti per gli addetti ai lavori sparsi un po’ ovunque tra le forze politiche. C’è da chiedersi se questa ansia elettorale sia animata da nobili scopi o dalla tradizionale esigenza di occupare poltrone. Ne parliamo con Massimo Greco.

Perchè c’è questa fretta di tornare a votare per le Province?

Mi piacerebbe rispondere che i territori chiedono strumenti istituzionali più adeguati per la promozione di politiche pubbliche di ambito sovra comunale e per meglio contrastare i fenomeni di arretramento sociale ed economico delle aree interne. Ma credo che le vere ragioni non siano queste o comunque non ne rappresentano la priorità.

Quindi c’è voglia di occupare nuove poltrone? 

Temo di sì e lo dimostra il fatto che le forze politiche hanno già presentato i propri disegni di legge senza neanche dibattere su quale debba essere il modello istituzionale ottimale. Un sentimento che si è amplificato, anche dalle nostre parti, all’indomani delle recenti elezioni/cooptazioni al Parlamento. Alcune vecchie guardie del mondo politico, dotate di esperienza e militanza, non hanno digerito l’avanzata di neofiti alle prime armi.

E quindi?

E quindi c’è una sorta di rivalsa che serpeggia in tutte le forze politiche, in cui i militanti più graduati non hanno nascosto il desiderio di ritornare in gioco dietro il motto “quando il gioco si fa duro, sono i duri a scendere in campo”.




A dire il vero si parla anche di Massimo Greco come uno dei candidati alla futura carica di Presidente della Provincia…

E’ legittimo che se ne parli. Non posso occultare l’esperienza maturata e il fatto che continuo ad occuparmi di politiche pubbliche locali per motivi giornalistici e di studio. Oggi, alla pratica, che comunque ho già coltivato per quattro lustri senza soluzione di continuità, preferisco la teoria, convinto come sono che ciò che difetta, soprattutto nelle nostre piccole comunità, è la capacità di usare la bussola. Con un mare forza 9, prima di issare le vele occorre avere chiara la direzione. E ciò non avviene più da tempo e si continua a navigare a vista.