Aidone ritorna lo scontro politico tra i Consiglieri

Aidone. Sulle variazioni in entrata e autorizzazione al Sindaco alla stipula di una convenzione, bocciate nel consiglio del 21 aprile 2022, replicano, al presidente del consiglio Curìa, i consiglieri di opposizione/maggioranza: Mendola, Gangi, Testa, Lombardo, Randazzo e Rizzo. “In tale seduta – affermano- l’atteggiamento dei nostri amministratori fu arrogante e di umiliazione della nostra funzione, anzi di disprezzo, a fronte delle nostre lamentele per il fatto che, come al solito, gli atti non erano stati inviati in tempo per una valutazione seria delle progettualità e di dover ratificare ciò che non si condivideva o di essere interpellati solamente sul fatto compiuto. Decidemmo quindi di bocciare le proposte come messaggio Politico al Sindaco facendogli rilevare che il suo arroccarsi nel palazzo, nonostante il fallimento del suo progetto ed il conseguente abbandono dei suoi consiglieri, avrebbe penalizzato Aidone”. Non prima, però, secondo le affermazioni degli stessi, di aver fatto evidenziare che “il sistema dei lavori pubblici in Aidone era molto “performante” per pochi e poco utile per gli aidonesi, consigliando al Sindaco un’inversione di rotta perché Aidone non aveva più bisogno di opere faraoniche; di ricercare finanziamenti, anche di importi minori, per cose più utili: un canile, una piscina comunale, l’ampliamento dei servizi mensa scolastica e un netto aumento dei posti e dell’organico dell’asilo nido, un piano di manutenzione delle nostre strade, la revisione della pubblica illuminazione, ecc. Sul recupero del fondo dell’ex chiesa di san Domenico, approvato di recente grazie alla presenza di solo 4 consiglieri di maggioranza/ minoranza, evidenziano: ”Sapevamo già che finanziamenti non se ne perdevano e avevamo ragione! Abbiamo favorito l’approvazione non presenziando il consiglio. E’ bene ricordare però che Curia, dopo la prima boccatura, ripropose il punto più volte forse nel tentativo di riparare non alla perdita del finanziamento, così come sostiene, ma per riparare alle superficialità/irregolarità di certi uffici comunali. Una vicenda, quella di San Domenico, dai contorni stucchevoli”. Riprendendo la convenzione da loro bocciata il 21 aprile affermano: “Era un atto di fiducia al Sindaco e ovviamente non potevamo concederla, inoltre era completamente sprovvista dei progetti e delle aree interessate al finanziamento, insomma, chiedevano carta bianca”.




“Il dato politico – aggiunge Mendola, capogruppo in consiglio di opposizione è: le opposizioni/maggioranza in consiglio hanno consentito l’approvazione dei finanziamenti. E soprattutto il gruppo Pd, già da tempo, si era sostituito responsabilmente alla maggioranza scricchiolante di Chiarenza con responsabilità, contribuendo all’approvazione di alcuni atti: cittadinanza onoraria a Buttafuoco, approvazione della variante per l’inizio dei lavori della diga Pietrarossa ma rischiammo il linciaggio da parte del paese che strumentalmente gridò all’inciucio” “Il furbacchione Curia -conclude Mendola- non ebbe mai la faccia di ringraziare il Pd a mezzo stampa come fa adesso per tentare di denigrare. Con la mozione di sfiducia a Chiarenza abbiamo posto fine ad un modo di intendere la realizzazione delle opere pubbliche: vantaggi per pochi e svantaggi per tutti noi cittadini”.
Angela Rita Palermo