Firmato ad Assoro protocollo d’intesa dai 14 sindaci dell’Area Interna Troina

Nel pomeriggio di martedì, nell’aula del consiglio comunale di Assoro, i 14 comuni della Area Interna Troina hanno firmato il protocollo d’intesa per l’attuazione delle politiche territoriali della Regione Siciliana per il periodo di programmazione 2021-2027. Il protocollo porta le firme dei sindaci: Maria Greco (Agira), Antonio Licciardo (Assoro), Piero Capizzi (Calascibetta), Carmelo Scravaglieri (Catenanuova), Silvestro Chiovetta (Cerami), Giuseppe Candido (presidente del consiglio comunale di Gagliano Castelferrato delegato dal sindaco Salvatore Zappulla), Carmelo Barbera (Leonforte), Luigi Bonelli (Nicosia), Rosario Colianni (Nissoria), Angelo Longo (Regalbuto), Pino Cuccì (Sperlinga), Fabio Venezia (Troina), Francesca Draià (Valguarnera Caropepe) e Franco Costanza (Villarosa).

Nell’incontro di martedì, di come organizzarsi per attuare le politiche territoriali nell’Area Interna Troina, i sindaci ne hanno parlato con due esperti di progettazione e organizzazioni di servizi pubblici: Giovanni Xilo (Dipartimento per gli Affari Regionali della Presidenza del Consiglio) e Claudia Tubertini (docente di Diritto amministrativo del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Bologna). Delle due tipologie associative tra comuni per la gestione associata di funzioni previste dal testo unico degli locali (Decreto legislativo n. 267 del 2000), Unione dei Comuni e Convenzione, quella che i due esperti hanno suggerito è l’Unione dei Comuni. Ed è anche la forma associativa verso la quale spingono Stato e Regione Siciliana. L’Unione dei Comuni è la forma associativa che la coalizione dei comuni dell’Area Interna Troina ha scelto per l’attuazione della nuova politica di sviluppo territoriale, Strategia Nazione Aree Interne. “L’Unione dei Comuni è un libero accordo di lungo periodo per portare i comuni a rappresentare al meglio i propri territori ed attuare politiche di sviluppo”, ha detto Xilo. Per Licciardo, la costruzione dell’Unione dei Comuni comporta una cessione di sovranità dei Comuni all’Unione. Licciardo ha anche voluto mettere in chiaro che “il percorso avviato non riguarda solo i sindaci, ma le intere comunità che rappresentano”. Tubertini ha però precisato che l’Unione, la forma associativa ideale per l’elaborazione ed l’attuazione di politiche di sviluppo territoriale, non sostituisce i Comuni.




Secondo Venezia, l’Unione dei Comuni, che non sempre genera situazioni virtuose, è funzionale al percorso della strategia, ma si deve ridurla solo alle Aree Interne. Scravaglieri, Bonelli e Draià hanno richiamato l’attenzione sugli aspetti complessi dell’assetto organizzativo ed istituzionale dell’Unione, che a tutti gli effetti è un nuovo ente locale con le caratteristiche di organismo intermedio (composizione degli organi di governo, rapporto tra organi di decisione politica e strutture tecniche). Una volta costituita, l’Unione dei Comuni deve elaborare la strategia di sviluppo dell’Area Interna Troina (potenziamento servizi di cittadinanza e crescita economica), coinvolgendo gli attori rilevanti del territorio, con l’indicazione degli interventi da realizzare. Le risorse disponibili per attuarla sono 50 milioni di euro. Si attinge a queste risorse se ci sono due condizioni: Autorità Territoriale costituita e strategia d’area entro il 30 giugno.
Silvano Privitera