Piazza Armerina. Assemblea studenti su cannabis non è di certo passata inosservata – Questura chiarisce

I fatti accaduti nella giornata di ieri all’Istituto “Ettore Maiorana” di Piazza Armerina non sono di certo passati inosservati. L’Assemblea studentesca autorizzata dalla Preside per parlare di cannabis, in collaborazione con l’associazione “Meglio Legale”, è entrata, com’era prevedibile, nell’occhio del ciclone per via dell’irruzione di due agenti di Polizia che hanno interrotto l’assemblea ed identificato i rappresentanti degli studenti, senza spiegazione alcuna. La questione è stata già stamane oggetto di discussione in Parlamento, con la richiesta che si faccia immediatamente chiarezza per un fatto che chiama ancora in causa per il modus operandi il Governo: “Quello che è accaduto all’Istituto Ettore Majorana di Piazza Armerina – hanno scritto Davide Faraone parlamentare del gruppo Azione Italia Viva – pone degli interrogativi su come si intende la democrazia nel nostro Paese. Riteniamo il fatto molto grave perché, indipendentemente da come la si pensi nel merito, azioni come queste mettono in discussione il diritto alla manifestazione del pensiero, che è pietra angolare della nostra Costituzione e che è alla base della formazione degli studenti tra i banchi di scuola. E’ inammissibile che durante una assemblea di istituto, peraltro autorizzata, gli studenti ricevano la visita della Polizia, ancora più impensabile è che alla domanda degli studenti perché fossero lì la risposta degli agenti sia stata: “Le domande le facciamo noi”, chiedendo le generalità a tutti gli studenti”.

Davide Faraone ha presentato una interrogazione parlamentare al Ministro per l’Istruzione, Giuseppe Valditara e al Ministro degli Interni, Matteo Piantedosi. Stamani, anche la deputata ennese Stefania Marino ha chiesto spiegazioni dell’accaduto durante una seduta della Camera dei Deputati. Un fatto grave ed incredibile quanto successo al “Maiorana” di Piazza Armerina – ha dichiarato la parlamentare ennese durante il suo intervento – i ragazzi stavano promuovendo assieme all’associazione “Meglio Leale” composta da parlamentari, medici, legali e docenti un dibattito su un tema molto discusso quale la legalizzazione della cannabis e lo stavano facendo nel pieno rispetto delle regole e delle idee politiche di tutti i partecipanti. Una assemblea, regolarmente autorizzata dal dirigente scolastico. Parliamo di figli della nostra repubblica che stavano discutendo civilmente di un tema scottante che li interessa tanto, interrotti bruscamente dall’azione di due uomini appartenenti alle forze di Polizia. Un’azione, quella perpetratasi, degna di uno Stato di Polizia che purtroppo il governo sta cecando di attuare dal momento in cui è arrivato al potere. Un modus operandi che si sta concentrando in modo particolare nel mondo della Scuola. La Marino ha fatto sapere che intraprenderà sull’argomento altre iniziative per fare piena luce sull’accaduto.




Il dirigente scolastico Lidia Di Gangi, dispiaciuta di quanto sta accadendo ha spiegato il motivo che l’ha spinta a concedere quell’assemblea: “la conoscenza, il confronto, il dibattito, lo studio delle problematiche più attuali e future della nostra società – ha detto – sono imprescindibili per una scuola al passo coi tempi. Gli studenti sono fiaccole da accendere con grande senso del dovere e spunti di riflessione morale e sociale non soltanto vasi da riempire con le consuete nozioni accademiche. I ragazzi sono il cuore pulsante della nostra società e vanno informati e guidati al meglio delle nostre possibilità”. La Preside si è riservata di approfondire nelle sedi competenti, quanto accaduto.
Il componente nazionale della Federazione degli Studenti Marco Greco – anche Consigliere comunale ad Enna per il PD – (il sindacato studentesco dei rappresentanti coinvolti) ha dichiarato e confermato che a breve chiederà, in qualità di componente permanente del Forum delle associazioni, un colloquio straordinario e urgente col Ministro Valditara sull’accaduto.

Aggiornamenti:

SCUOLA: CARONIA (LEGA), SINGOLARE CHE A SCUOLA SI TENGA DIBATTITO SU LEGALIZZAZIONE CANNABIS: “E’ davvero singolare che un dibattito sulla legalizzazione della cannabis si possa svolgere in una scuola, come è avvenuto nell’istituto Majorana-Cascino di Piazza Armerina (En). Sulle droghe e i danni che queste causano non si può improvvisare, la scuola dovrebbe avere altre priorità. Gli educatori, ad esempio, dovrebbero affrontare meglio il fenomeno del bullismo che affligge tantissime realtà e che talvolta si sviluppa proprio nell’ambiente scolastico con strascichi pesanti e traumi emotivi in chi lo subisce”. Lo afferma Marianna Caronia, capogruppo della Lega all’Assemblea regionale siciliana.

Comunicato stampa Polizia di Stato: Con riferimento agli articoli di stampa apparsi dal pomeriggio di ieri ed in data odierna su alcune testate giornalistiche circa l’intervento della Polizia di Stato presso un istituto superiore scolastico di Piazza Armerina, la Questura di Enna fa sapere di aver intrapreso le opportune iniziative volte a ricostruire l’episodio. Dalle prime ricostruzioni è emerso che nella mattinata di ieri personale del Commissariato di Piazza Armerina in abiti civili ha preso contatti con i responsabili dell’istituto superiore “E.Majorana-A.Cascino”, ma risulta destituita da ogni fondamento la notizia che gli studenti partecipanti all’assemblea siano stati formalmente identificati e che la stessa sia stata interrotta e/o ritardata. Si precisa altresì che qualsiasi attività condotta presso l’istituto scolastico comunque non avrà alcun seguito.

L’ONOREVOLE ELIANA LONGI (FDI) INTERVIENE SULL’ATTACCO ALLA POLIZIA DI ENNA
Oggi la collega Stefania Marino, del Partito Democratico, ha denunciato pubblicamente, con un intervento in Aula e a diverse agenzie stampa, l’operato degli agenti della Polizia di Stato, accusati di aver interrotto una assemblea di classe congiunta, tenutasi presso l’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Majorana-Cascino” di Piazza Armerina, sul tema della legalizzazione della cannabis e che ospitava un dirigente dell’associazione “Meglio legale”. Gli agenti sono stati accusati dall’On. Stefania Marino “di avere interrotto lo svolgimento dell’assemblea per identificare i partecipanti con intervento sproporzionato e con il retrogusto intimidatorio”. Ritengo inaccettabile che un Parlamentare possa scagliarsi contro chi indossa una divisa, distorcendo la realtà dei fatti e muovendo tali gravi accuse senza prima averne accertato la veridicità e senza essersi minimamente documentata sui fatti che espone. Ancora una volta assistiamo al becero tentativo di strumentalizzazione politica e ideologica da parte di un PD che, oggi più che mai, è focalizzato su temi quali le droghe, i diritti lgbt e l’immigrazione, piuttosto che la tutela e dignità dei lavoratori, i salari e la crescita economica. Dalle informazioni acquisite, dopo i primi contatti informali con gli attori istituzionali coinvolti, sembra non esserci stata nessuna interruzione dell’assemblea da parte della polizia e nessuna identificazione personale posta in essere nei confronti degli studenti, così come anche confermato sulla stampa, dalla Preside dell’Istituto. Gli agenti di polizia in borghese, si sarebbero recati presso la scuola per verificare che non ci fossero disordini, come accaduto nei giorni scorsi in altre città, all’interno dei normali controlli di prevenzione. Sarà mia cura richiedere agli organi competenti una relazione dettagliata sull’intervento effettuato da parte della polizia e ai vertici scolastici una opportuna relazione sullo svolgimento dell’assemblea, per arrivare ad un giusto chiarimento dei fatti. Mi riservo di incontrare il Questore di Enna e la Preside, per poi intervenire in Aula sull’accaduto.

Alerci (GD): “L’On Longi inventa attacchi alla divisa ed ignora la gravità dei fatti del Majorana-Cascino” All’On. Longi di Fratelli d’Italia, con modestia ed educazione, chiederei uno sforzo di elaborazione politica che vada qualche metro oltre i beceri toni propagandistici tipici del partito che rappresenta. Perché se è semplice e veloce farneticare sulla stampa di attacchi alle forze dell’ordine (riuscendo ovviamente a mettere in mezzo, con una sana dose di qualunquismo, la frase “un PD che, oggi più che mai, è focalizzato su temi quali le droghe, i diritti lgbt e l’immigrazione”), sarebbe più giusto che l’On. Longi incontrasse gli studenti coinvolti, pur non essendo cittadini del suo collegio di elezione, affinché possa comprendere cosa significa per un 18enne appassionato di politica essere identificato (senza conseguenze, come specifica la Questura nel chiarimento successivo al nostro interessamento del caso) per aver organizzato un’assemblea in un momento storico in cui più della metà degli aventi diritto non va a votare.Non trova alcun fondamento la versione del “controllo di routine” su disordini e quant’altro: non è fondata soprattutto alla luce del comunicato della Questura di Enna che non menziona MAI controlli di routine, che per altro non avvengono in queste modalità così singolari. Davvero l’On. Longi sostiene che, in caso di disordini, si sarebbero presentati due agenti in abiti civili, senza peraltro alcuna segnalazione della Dirigenza che certo si accorgerebbe di eventuali problemi di ordine pubblico? Davvero l’On. Longi sostiene che sia normale chiedere dei nominativi (a questo punto, in maniera informale) senza fornire alcun tipo di spiegazione, a dei ragazzi democraticamente eletti e legalmente autorizzati a svolgere il proprio ruolo? All’On. Longi consiglio anche una più attenta lettura di notizie e comunicati: contrariamente a quanto sostiene, è stata proprio la preside a confermare l’avvenuta richiesta dei nominativi dei ragazzi coinvolti. Ed è la dirigente stessa a parlare di una situazione di “disagio per l’insolito accesso dentro una scuola delle forze dell’ordine”. Ritengo quindi che l’attacco rivolto all’On. Marino, a cui ancora una volta va il ringraziamento e la stima di tutta l’organizzazione che rappresento, sia solo un segnale di nervosismo di chi pensa ancora di poter portare avanti il suo mandato parlamentare inventando attacchi a destra e a manca, oggi le forze dell’ordine e domani chissà. Noi andiamo avanti, nonostante voi e spesso, come sta volta, contro di voi.
Alfredo Alerci, Segretario Provinciale dei Giovani Democratici di Enna

Sulla questione di Piazza Armerina interviene il Commissario Provinciale Lega Michele Schillaci
In questi giorni sta certamente facendo discutere quanto accaduto all’interno di una scuola di Piazza Armerina dove le forze dell’ordine entrano durante un’Assemblea di Istituto regolarmente autorizzata e in cui si parlava in merito alla legalizzazione della cannabis. Certamente la scuola è un luogo di libertà e di scambio di pensieri a volte contrastanti, ma è il sale della democrazia e della crescita quello di scambiare idee nel “contrasto” libero e, quindi, nella dialettica. L’intervento delle forze dell’ordine è un “inquinamento” del mondo scolastico, qualora non vi fossero particolari esigenze di un loro intervento, e quindi è giusto che venga fatto chiarimento ed in caso condannare fermamente un simile atto. Certamente va fatto un plauso alla preside Lidia Di Gangi che si è subito schierata dalla parte degli studenti e ha restituito l’immagine della scuola che abbiamo sempre auspicato, ovvero una scuola non solo di puro nozionismo, ma palestra di vita libera, democratica e in cui i ragazzi possono e devono crescere come attivi cittadini e non passivamente senza dibattere su temi attuali e scottanti. Ma finché non saranno pienamente ricostruiti tutti i fatti, anche noi diamo voce a più parti per poter avere un quadro della situazione. La libertà di pensiero non va violata e non deve essere fermata (domani sono 80 anni dalla nascita di Lucio Dalla che, in “Com’è profondo il mare” ha egregiamente esposto questa libertà) ed è giusto, quindi, raccogliere le opinioni di quanto vorranno dare il proprio contributo. A tal fine raccogliamo le dichiarazioni di Michele Schillaci, Commissario Lega per la provincia di Enna, tra l’altro giovane amministratore che si è distinto per diverse iniziative, il quale trova una posizione conciliatrice tra le due visioni di totale restrizione o di totale laissez faire:
“Una cosa è far conoscere ai giovani e ai meno giovani le conseguenze devastanti sull’uso abituale delle droghe. Altro è sponsorizzare i presunti benefici della legalizzazione della cannabis. – afferma Michele Schillaci, Commissario provinciale della Lega a Enna – Le istituzioni della Repubblica, a maggior ragione quelle afferenti al mondo della formazione, non possono prestare il fianco a una visione della società che incentiva l’utilizzo di sostanze psicodislettiche che alterano la mente e la percezione dello spazio-tempo. Rischiando di spingere interi gruppi di giovani verso il consumo di sostanze sempre più pericolose e deleterie. Ovviamente nulla toglie al ruolo imprescindibile della scuola di essere luogo di formazione e in cui i giovani possano dibattere e farsi un’idea chiara su temi attuali come quelli della legalizzazione della droga”.

CGIL ED FLC CGIL DI ENNA
. Antonio Malaguarnera Segretario Generale della CGIL di Enna e Giuseppe Miccichè Segretario Generale della FLC CGIL di Enna esprimono preoccupazione per quanto accaduto il giorno 1 marzo all’Istituto di Istruzione Superiore “MAJORANA-CASCINO” di Piazza Armerina. Durante un’assemblea, autorizzata dalla Dirigente Scolastica, sul tema della legalizzazione della cannabis organizzata dall’Associazione nazionale “Meglio legale” nell’ambito di una campagna di informazione a livello nazionale, pare dietro una segnalazione pervenuta alla locale questura, degli agenti di polizia sono intervenuti identificando alcuni degli organizzatori dell’evento. L’assemblea è poi proseguita regolarmente. Il fatto preoccupante è che un dibattito, su un tema che riveste un notevole interesse sia tra i giovani che tra le forze politiche e culturali del nostro paese, venga interrotto dall’irruzione delle forze di polizia in una Scuola. La Scuola è la massima espressione della democrazia e della libertà di pensiero ed il luogo dove vengono formati i futuri cittadini non soltanto dal punto di vista didattico ma, soprattutto, dal punto di vista dello sviluppo di un pensiero critico e “libero”. Lungi da noi criticare l’operato delle forze dell’ordine che da anni partecipano a progetti promossi dalle scuole su vari temi legati alla legalità o alla lotta al bullismo, solo per citarne alcuni, ma riteniamo che l’intervento in questo contesto sia stato fuori luogo. Questo episodio evidenzia ancora di più il clima repressivo che questo governo ha messo in atto sin dal suo insediamento. La CGIL di Enna e la FLC CGIL di Enna esprimono piena solidarietà agli alunni dell’Istituto “Majorana-Cascino”, alla Dirigente Scolastica Lidia di Gangi e a tutta la comunità educante e auspicano che il Governo nelle persone del Ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara e del Ministro dell’Interno Piantedosi chiariscano le motivazioni di questo intervento e auspicano che fatti del genere non vengano più a verificarsi.

Gioventù Nazione di Enna
. Negli scorsi giorni presso l’istituto superiore “Ettore Majorana” di Piazza Armerina si è svolta un’assemblea di istituto, autorizzata dalla dirigente scolastica, con ordine del giorno, un incontro presieduto dall’associazione “Meglio legale” per discutere sulla legalizzazione della cannabis e la depenalizzazione dell’uso di altre droghe. Durante l’assemblea, le forze dell’ordine, in borghese, sono entrate all’interno dell’istituto per un normale controllo di prevenzione, alla luce dei numerosi scontri avvenuti nell’ultimo periodo all’interno di scuole ed università. La polizia si è limitata a chiedere informazioni sull’organizzazione dell’evento senza effettuare alcun tipo di identificazione personale. Abbiamo invece assistito al solito tentativo di demonizzazione delle forze dell’ordine ad opera della sinistra che ha dato una versione distorta dei fatti, accusando, ancora una volta, lo Stato di infliggere una violenta repressione. “Tutto ciò per infangare l’operato delle forze dell’ordine, che chiaramente hanno agito nel pieno rispetto della legalità e non calpestando alcun tipo di diritto studentesco, ma anzi assicurando la salute e la sicurezza degli studenti stessi” afferma Jacopo Mario Gessaro esponente di Gioventù Nazione di Enna, ancora una volta “Ribadiamo che sono a dir poco vergognose le accuse infondate contro chi rischia la propria vita ogni giorno per tutelare la salvaguardia pubblica”. Ci auguriamo che venga fatta chiarezza su quanto accaduto.

Il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri (Forza Italia)
ha scelto una strada diversa, invece.
L’interrogazione di Gasparri: “La scuola deve educare sui pericoli delle droghe”
“Dopo le assemblee per l’abolizione del 41 bis a sostegno di Cospito, nelle scuole si fanno anche assemblee sulla legalizzazione delle droghe. Alcuni protestano, ma lo faccio io, che presenterò una interrogazioni al ministro Valditara per sapere cosa è accaduto in questa scuola siciliana”, ha detto oggi Gasparri in un comunicato. Il senatore chiederà conto non dell’intervento della Polizia, ma del perché gli studenti stessero parlando di cannabis legale. “Si possono tenere assemblee per minimizzare i pericoli delle droghe? La scuola può diventare un luogo di diseducazione invece che una sede dove evidenziare i pericoli delle droghe, di tutte le droghe?”, si è chiesto Gasparri, ha definito l’avvenuto “gravissimo, ma nel senso contrario rispetto a quello indicato da tanti ipocriti della sinistra”. Il messaggio lanciato dal senatore è: “La droga non sarà mai legalizzata. Tutte le droghe fanno male. E la scuola deve dare informazioni sui danni causati dagli stupefacenti. Non deve essere un luogo per propagandare l’uso delle droghe”. Perciò, Gasparri ha preso a cuore la faccenda: “Andrò io fino in fondo a questa vicenda per capire le responsabilità di quanti hanno dato luogo a un episodio inquietante” dato che “il ministro dell’Istruzione e le altre autorità di governo” devono “intervenire con urgenza”.

Presidi Anp, azione esecrabile. Giannelli, “Non è accettabile, non c’erano reati in corso”.

“Non ho informazioni ulteriori, ma ho avuto modo di leggere vari articoli. Sembra che la Questura abbia dichiarato che è stata un’iniziativa indipendente dei due poliziotti. Potrebbe essere tutto riconducibile al fatto che dei genitori si siano lamentati con poliziotti che conoscevano e questi abbiano pensato di compiere questa operazione, che non è accettabile, perché non c’erano reati in corso, ma si stava semplicemente affrontando un problema. La scuola ha diritto e dovere di parlare di tutto questo. L’azione in sé è esecrabile, ma credo che tutto si riconduca a qualcosa di molto più limitato alla situazione locale. Non ho avuto modo di interloquire direttamente con la dirigente della scuola. Un conto è che la polizia vigili fuori dalla scuola, altro conto è che la polizia arrivi in un’assemblea di Istituto quando la situazione è ordinata e non c’è bisogno di un intervento. E’ per questo che la notizia ha fatto scalpore”. A dirlo a proposito dell’irruzione della polizia durante un’assemblea di istituto a Enna sulla cannabis legale è Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, è intervenuto ai microfoni de “L’Italia s’è desta” condotta da Gianluca Fabi e Roberta Feliziani su Radio Cusano Campus.

Link news di riferimento:
Piazza Armerina. Istituto Majorana: assemblea studenti (autorizzata) per parlare di cannabis: entra la polizia e identifica i partecipanti